A San Lazzaro di Savena la scuola sotto il mantello firmata Mario Cucinella

Pubblicato
23 Apr 2019

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La proposta dello studio MCA si è aggiudicata il concorso lanciato dal comune bolognese. Il progetto raccontato dall’autore

È lo studio Mario Cucinella Architects ad aggiudicarsi il concorso bandito dal comune di San Lazzaro di Savena (Bologna) per realizzare un nuovo polo scolastico nell’ambito della riqualificazione del comparto urbano «Campus Kid».[…]

Le scuole sotto “un mantello” protettivo
A caratterizzare il progetto per il polo scolastico, proposto dai vincitori, è una grande copertura ondulata, forata in corrispondenza dei giardini interni, attorno ai quali si dispongono lo spazio connettivo e le aule. «Questa copertura è come un mantello che tiene tutto insieme, serve anche a dare forza espressiva perché è una presenza importante. Ha anche una funzione ambientale di protezione solare, di produzione di energia, quindi è anche un elemento didattico. È come un velo appoggiato sugli edifici, distaccato dai volumi che protegge, e che fa in modo che l’aria circoli al di sotto», racconta Mario Cucinella. Il nuovo polo «è un’architettura che parla di futuro e di ambiente». È al concetto dell’architettura come forma di educazione alla bellezza e ai valori ecologici che l’architetto fa riferimento. «Già l’abitare un edificio di qualità – aggiunge – comunica qualcosa ai ragazzi; significa che l’edificio già di per sé ha un ruolo pedagogico».

L’idea di biblioteca diffusa
La grande copertura riunisce le scuole elementari e medie, ed anche la palestra. Ma non solo. A funzionare da cerniera tra tali funzioni, vi sono la biblioteca e la mensa. Queste costituiscono «l’interfaccia con la città: sia la mensa che la biblioteca possono essere aperte alla cittadinanza, anche fuori dagli orari della scuola, diventando un luogo di comunità». Al concetto di scuola aperta, il progetto aggiunge quello di biblioteca diffusa. «Stiamo portando avanti l’idea di biblioteca non come luogo unico: in alcuni angoli dei corridoi e in alcuni spazi aperti si creano delle piccole biblioteche che i ragazzi possono utilizzare in maniera più informale», riferisce ancora Cucinella. Tra la biblioteca e la mensa è stato immaginato un auditorium, «uno spazio ibrido» lo definisce l’architetto, da «progettare insieme ai ragazzi». «È un progetto non finito questo, perché si finirà insieme ai ragazzi. C’è stato un incontro con gli insegnanti, perché il focus sono i ragazzi, ma bisogna considerare anche che ci lavorano gli insegnanti che sono gli attori della trasformazione. Si tratta di gestire le politiche d’ascolto con il corpo docente, il direttore didattico, con i tecnici del comune», sottolinea l’architetto. Azioni, queste, che andranno di pari passo con l’elaborazione del definitivo.

La scuola deve avere un po’ di magia
La scuola è prevalentemente in legno e vetro, con la copertura in acciaio. I consumi energetici sono controllati puntando soprattutto sulle strategie passive. L’ingresso comune alle due scuole è dato da un grande giardino, un atrio circolare, su cui si aprono spazi informali. Alcuni ambienti non sono già definiti con rigidità rispetto alle funzioni, ma sono ibridi. Un concetto che si lega a quello di appropriazione di un luogo: «Se noi costruissimo ai ragazzi degli spazi dove possano avere un margine di progettualità, allora quegli spazi diventerebbero un po’ casa loro», spiega Cucinella. Al bando la monotonia e ogni conformazione scatolare, lo sforzo è nel pensare a spazi stimolanti, colorati, dinamici, luminosi e confortevoli, anche perché, afferma Cucinella, «la scuola deve essere un luogo anche con un po’ di magia».

Il campus come polo attrattore
Il concorso chiedeva anche ai partecipanti una proposta per la valorizzazione del comparto su cui sorgerà il nuovo polo scolastico. Si tratta di un’area posta tra la città e l’area agricola, già dotata di un complesso scolastico (in gran parte da demolire), di una piscina al coperto (da ristrutturare), di un piccolo stadio e di un’ampia superficie verde. «Attualmente l’area è un dedalo di percorsi chiusi, nel tempo sono stati costruiti dei recinti, noi togliamo un po’ di barriere e in maniera organica la facciamo diventare un parco libero», dedicato allo sport, all’educazione e alla cultura. «A questo punto la scuola diventa una cerniera tra lo spazio della città e questo campus», conclude Cucinella. Obiettivo dell’amministrazione è creare un vivace polo attrattore con funzioni tra loro sinergiche. Terminato il concorso, si va avanti con la scuola (il bando prevede l’affidamento dello sviluppo della progettazione del polo scolastico ai vincitori). Il piano triennale delle opere ne prevede l’attuazione per stralci, per una spesa complessiva di circa 7,6 milioni nel triennio 2018-2020. […]

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