Classifiche ingegneria e architettura

Pubblicato
02 Aug 2019

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Di Aldo Norsa

Peggiora il quadro d’insieme dell’ingegneria (non aiutato dalla crisi dell’industria), mentre migliora quello dell’architettura (e in particolare del design)

Come ogni anno, all’inizio delle ferie estive, è possibile qualche anticipazione delle classifiche delle maggiori società di progetto: quelle, per intendersi, che partecipano al settore delle costruzioni nel senso più ampio (quindi non solo edile e civile) offrendo servizi (di natura intellettuale) anziché lavori o forniture a questi destinate. Come negli anni passati il trend congiunturale è migliore per le società di progetto che per quelle industriali (sia imprese che aziende produttrici) per alcuni motivi: 1) anticipano investimenti futuri; 2) hanno forte propensione all’export (come dimostra la crescita della quota italiana nella classifica di Enr delle Top 225 International Design Firms da 1,4 per cento a 1,7 per cento); 3) vedono una maggior presenza di gruppi stranieri (che favoriscono l’internazionalizzazione e la diversificazione), ancora praticamente assenti nelle costruzioni; 4) occupano sempre più ampi spazi anche di consulenza e di assistenza informatica/telematica (in senso lato); 5) si cimentano nella gestione delle commesse (talvolta invadendo il campo del design and build). Quest’ultima un’estensione comprensibile dell’attività di project/construction management a maggior responsabilizzazione nei confronti dei clienti sul rispetto dei termini contrattuali.

Che la congiuntura sia favorevole lo ha già dichiarato l’Oice, comunicando che i suoi oltre trecento associati nel 2018 aumentano il fatturato del 5,6 per cento grazie soprattutto a un impulso dell’esportazione (più 8,9 per cento). A trarre beneficio da questa crescita è il numero di occupati che nell’ultimo anno è salito del 3,4% (quasi 19 mila addetti nelle aziende che si riconoscono nell’organizzazione afferente e Confindustria).

Nelle elaborazioni autonome della società di ricerca Guamari la crescita dell’imprenditoria di progetto sembra confermata dai dati dei primi bilanci disponibili presso il Registro Imprese (relativamente alle 90 tra le maggiori società di ingegneria e 90 tra quelle leader di architettura). Questa analisi, che si amplia a numerosi indici economico/finanziari, è così articolata. Sostanzialmente peggiora il quadro d’insieme dell’ingegneria (non aiutato dalla crisi dell’industria), mentre migliora quello dell’architettura (e in particolare del design) anche perché la creatività (e l’apporto del made in Italy) permette di elevare qualitativamente il livello dei servizi e di rivolgersi a mercati di più alta gamma, soprattutto nella concorrenza internazionale.

Ecco alcuni dati di insieme (relativi a due distinti campioni di 90 società al vertice).

Nel 2018 i big dell’ingegneria aumentano il valore della produzione del 3,2 per cento, ma peggiorano la redditività sia per quanto concerne l’ebitda (meno 26,4 per cento) che l’utile netto (meno 27,3 per cento). La situazione non è migliore a livello finanziario con l’indebitamento aggravato di una volta e mezzo anche se rimane ampiamente coperto dal patrimonio netto, pur ridotto del 4,2 per cento.

Le omologhe dell’architettura, il cui vertice è sei volte più piccolo di quello dell’ingegneria, crescono nell’ultimo esercizio dell’11,4 per cento e migliorano gli indici reddituali del 27,8 per cento (ebitda) e del 49,3 per cento (il risultato netto). La posizione finanziaria netta peggiora sì del 47,8 per cento ma si mantiene attiva anche perché il patrimonio aumenta del 16,2 per cento. […]

L’ingegneria è dei due settori quello che riserva meno sorprese. […] Invece nell’architettura, vi sono alcune sorprese, soprattutto positive. Studio Schiattarella più che quadruplica il fatturato (grazie a una bella “nicchia” in Arabia Saudita), Mario Cucinella Architects cresce del 70,2 per cento grazie a molti contratti di prestigio. Invece il maggior calo è attribuibile a One Works per il concludersi di alcune commesse in Medio Oriente.

A livello reddituale sono otto le società di ingegneria che chiudono il bilancio 2018 in perdita […] Anche in questo caso le società di architettura dimostrano di godere di migliore salute, si segnala infatti una sola perdita nel campione attuale: quella di Cino Zucchi Architetti. Chi guadagna di più (in rapporto ai ricavi) sono: Duccio Grassi Architects, specializzata in interiors e retail (30,3 per cento), Studio Schiattarella e Associati (29,6 per cento) che fruisce del boom del fatturato e la società di design Simone Micheli Architectural Hero (22,1 per cento), attiva nel mercato alberghiero. In valori assoluti svettano Crew, che quasi triplica il risultato netto, e Mario Cucinella Architects che lo quadruplica.

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