Empatia green

Pubblicato
13 Nov 2020

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Racchiude le ultime creazioni di Mario Cucinella Architects – molte delle quali ispirate al mondo vegetale – questa monografia che racconta la ricerca di nuove forme. Intrecciate alle più recenti tecnologie sostenibili

di Alberto Bortolotti

La sostenibilità può essere applicata a qualunque scala del progetto d’architettura, dalle singole abitazioni al disegno della città e delle sue grandi funzioni. È quanto emerge dall’ultima monografia di Mario Cucinella Architects. Attraverso una selezione delle ultime opere firmate dallo studio bolognese – il Centro Direzionale del Gruppo UnipolSai in cantiere a Milano, il Sieeb di Pechino, l’Arpae di Ferrara, il Met di Tirana e il Polo Universitario della Valle d’Aosta – questo libro approfondisce la sperimentazione progettuale di un architetto che è riuscito a codificare una propria forma espressiva in relazione alla questione ambientale.

Per Mario Cucinella, “l’atto creativo non è mai fine a sé stesso” e anzi deve farsi portatore di una “empatia creativa” capace di interfacciarsi ai luoghi e alle persone anche nella sfida politico-sociale che caratterizza maggiormente la nostra epoca, ovvero quella ambientale. Sicché lo studio dei processi messi in atto dal mondo vegetale può costituire un apparato conoscitivo per la prassi architettonica, stimolarne la crescita e i risultati in una chiave di lettura dello spazio che non è solo attenta al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni per la salvaguardia dell’ecosistema terrestre, ma offre anche strumenti di composizione architettonica.

Da qui la ricerca di forme che si intrecciano alle più recenti tecnologie sostenibili. Un lavoro che dimostra come gli architetti italiani possano ancora rivestire il ruolo di avanguardia mondiale nel disegno del progetto d’architettura.

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