Il nuovo plesso di Biadene e Pederiva sarà una “scuola nel bosco”

Pubblicato
06 Jul 2020

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L’architetto Mario Cucinella e il sindaco hanno illustrato, durante una diretta Facebook, il progetto dalla nuova scuola primaria di Biadene e Pederiva di Montebelluna

Di Ingrid Feltrin Jefwa

Sicura, luminosa, aperta, moderna e funzionale ma al contempo con un pizzico di magia già perché il progetto per la nuova scuola primaria che ospiterà gli alunni dei plessi attuali di Biadene e Pederiva ricorda una luogo incantato immerso nel verde: una “scuola nel bosco”! In una diretta web seguitissima l’architetto Mario Cucinella, progettista della nuova struttura e il sindaco Marzio Favero ne hanno illustrato le caratteristiche.

“La scuola non è solo un involucro dove i ragazzi vanno, ma l’architettura sta dicendo qualcosa a quegli studenti. Sta dicendo soprattutto che ci stiamo prendendo cura di loro – afferma Mario Cucinella -. Anche perché mediante l’architettura dobbiamo dare il senso ai ragazzi che stiamo occupando del loro futuro, e che lo stiamo facendo attraverso la costruzione dello spazio, di quei luoghi educativi nuovi di cui hanno bisogno”.

Una nota ufficiale del Comune invece spiega che: “La scuola si integra al contesto, articolandosi in padiglioni immersi nel verde proprio come se fosse una vera e propria casa nel bosco, o meglio una scuola nel bosco, dove gli alunni crescono a diretto contatto con la natura, stimolati da un ambiente vivace dove interni ed esterni generano spazi educativi accoglienti e inclusivi che mettono al primo posto il benessere degli studenti, ma anche degli insegnanti e della comunità”.

L’impiego di materiali come il legno ed un esteso ed articolato giardino con essenze vegetali di pregio ne fanno una presenza che si integra perfettamente con il contesto urbano: “Il nuovo polo scolastico, è costituito da sei volumi dal disegno essenziale e dalle differenti funzioni che si sviluppano su un unico livello e si dispongono organicamente attorno ad un agorà centrale – precisano del Comune -. Ogni blocco per la didattica ospita un laboratorio e quattro aule che sono in stretta relazione con il giardino esterno grazie ad una loggia pensata come estensione open air dello spazio per l’insegnamento che può essere adibita ad attività di tipo diverso a seconda delle necessità del percorso formativo”.

Il primo cittadino Marzio Favero ha quindi spiegato la genesi di questa nuova scuola: “Noi siamo partiti da un’esigenza che va denunciata nella sua brutalità: realizzare una scuola che fosse a norma sismica e rispondente alle esigenze della sicurezza, ma che contemporaneamente si offrisse come spazio qualificato per lo sviluppo di una comunità educante, tenendo conto che gli alluni a quell’età hanno una forma di pensiero che si nutre anche del rapporto dell’ambiente naturale. È stata una fortuna per noi incrociare lo Studio Cucinella che è di rango internazionale.

L’intesa è stata immediata e il Comune, in qualità di committente, ha posto due obiettivi, che dovrebbero essere sempre presenti nell’elaborazione di un progetto architettonico: la verità e l’autenticità. Un edificio è vero quando risponde all’insieme dell’esigenze di chi lo dovrà fruire, non solo quelle più strettamente funzionali ma anche quelle simboliche ed estetiche. L’autentica si ha quando il progettista esprime la propria cifra costruttiva dopo averla mediata col committente. Credo che il risultato raggiunto con questo progetto sia di grande interesse: abbiamo rinunciato al modello classico della scuola-monumento o scuola-caserma e puntato piuttosto alla logica di campus: un edificio con un solo piano, sicuro dal punto di vista antisismico, articolato in più padiglioni immersi in un futuro boschetto che richiama la continuità col contiguo Bosco del Montello. […]

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