Bosco Santo Stefano: il dibattito è già partito

Pubblicato
20 Sept 2018

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Di Francesco Moroni

Contrari o favorevoli: il dibattito è già partito

L’obiettivo è stato centrato, ancora prima di iniziare. La distesa di alberi in piazza Santo Stefano non è ancora stata svelata del tutto al pubblico – lo sarà da domenica fino al 28 settembre, nell’ambito di Bologna Design Week –, ma ha già iniziato a calamitare i passanti più curiosi. Passeggiando nel cuore della città, nessuno sembra rimanere indifferente di fronte al neonato bosco urbano: «Camminavo sotto il portico e non ho potuto fare a meno di avvicinarmi: mi ha colpito», conferma Mattia Moratti. L’obiettivo di Pollution 2018, in fondo, è proprio questo: invitare i cittadini a riflettere sull’inquinamento e sulla scarsità di verde nei tessuti urbani. «Le tematiche ambientali sono importantissime – commenta Elena Pancaldi –. Meno male, però, che si tratta di un progetto temporaneo». La polemica, intanto, è divampata anche sul web, in particolare sui social network.

I bolognesi sembrano a dire poco divisi. C’è chi, come Stefano Valeriani, è convinto che «un tocco di verde sia necessario in una delle piazze più belle d’Italia». E chi, invece, storce il naso. «Onestamente mi sembra un po’ eccessivo – ribatte Alessandro Costa –. L’ecologia è importante, ma non si può stravolgere in questo modo la piazza». La ratio dell’installazione, in fondo, si trova nel mezzo: è proprio in un ‘gioiellino’ come piazza Santo Stefano che una denuncia sociale di questo tipo riesce a trovare terreno fertile per dare vita a dibattiti, critiche, impressioni e riflessioni. «Non sarà la piazza più adatta – concorda Vittoria Caleffi –, ma credo sia stata scelta proprio per questo: per riuscire a scuotere ancora di più gli animi di chi osserva».

Una cosa è sicura: che piaccia o meno, Pollution fa discutere.

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