Earth Overshoot day: abbiamo finito le risorse 2019 del Pianeta

Pubblicato
30 Jul 2019

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Studi e ricerche dimostrano ampiamente che, dal punto di vista ambientale, il nostro stile di vita non è sostenibile.

Ieri, 29 luglio, è stato tristemente l’Earth Overshoot day, il giorno in cui le risorse naturali della Terra per il 2019, come l’aria, l’acqua e il cibo, sono terminate. Ciò significa che la nostra domanda di aria, acqua e cibo ha superato la capacità del pianeta di rigenerare quelle risorse nel corso di un anno, e che, da oggi, inizieremo ad attingere alle riserve, consumando molto più di quello che dovremmo.

Secondo i calcoli dal Global Footprint Network, l’umanità sta utilizzando le risorse di quasi due pianeti: 1,75 precisamente. La situazione sta peggiorando a vista d’occhio: negli anni Sessanta del secolo scorso c’era ancora il pareggio di bilancio tra consumo e risorse rinnovabili. Nel decennio successivo l’Overshoot day cadeva il 10 novembre, durante gli anni Ottanta è arrivato a fine ottobre, dieci anni dopo cadeva i primi di ottobre, poi a settembre e dieci anni fa avevamo già consumato tutte le risorse rinnovabili il 20 agosto.

Come è facile immaginare, questa strada non è percorribile. «Abbiamo solo una Terra: non possiamo usare le risorse di 1.75 [pianeti] senza che ci siano conseguenze devastanti», ha dichiarato il fondatore di Global Footprint Network, Mathis Wackernagel.

Alcune di queste sono evidenti già ora. L’erosione del suolo, l’accumulo di CO2, la perdita di biodiversità e i fenomeni meteorologici estremi sono il risultato di questo sovrasfruttamento delle risorse mondiali.

L’Italia: sold out per sovrasfruttamento dal 15 maggio

L’Italia, che nella classifica dei Paesi che consumano più di quanto dovrebbero si trova al nono posto. Gli italiani avrebbero infatti consumato tutte le loro risorse già dal 15 maggio e, secondo i calcoli, servirebbero le risorse di 4,7 Paesi altrettanto grandi per soddisfarne gli sprechi. Il motivo? Nell’analisi, in cui viene calcolato il rapporto fra la quantità di risorse naturali pro capite e la quantità di consumi di ogni singola persona, viene fuori che in Italia consumiamo 4,44 ettari globali a fronte di soli 0,90 disponibili. Solo il Giappone consuma di più in rapporto a quello che produce: 7,7 volte. Dopo l’Italia, nella classifica, troviamo Svizzera (4,6), Gran Bretagna (4,0) e Cina (3,8). Considerando i consumi assoluti, sono gli Stati Uniti consumano di più: servirebbero addirittura le risorse di 5 pianeti per soddisfare la richiesta attuale di risorse. Seguono l’Australia (4,1 pianeti) e la Russia (3,2).

Il punto di vista dell’architettura

«Il futuro è il prodotto delle azioni presenti. Stiamo uscendo da una fase in cui abbiamo utilizzato molte risorse e non siamo stati in grado di restituirle.- dice Mario Cucinella –  La sostenibilità non è un concetto astratto, ha alla base un problema molto concreto: la necessità di gestire meglio le risorse che sono rimaste. Anche l’architettura deve quindi ricercare una dimensione empatica, in modo da comprendere a fondo il luogo in cui opera. Non si tratta più di costruire edifici, ma di creare una relazione tra l’edificio e l’ambiente. Oggi troppo spesso quell’empatia va perduta in favore della tecnologia, ma è ormai chiaro che la tecnologia non basta. È necessario quindi ritrovare un dialogo con i contesti ambientali, in modo da utilizzare l’energia per quelli che sono i nostri bisogni reali. Il Cambiamento climatico è già qui e gli effetti sono sotto i nostri occhi. È urgente pianificare politiche di adattamento che mirino a diminuire la vulnerabilità dei sistemi naturali e socio-economici aumentando la loro capacità di risposta di fronte agli impatti di un clima che cambia».

#MoveTheDate

Pochi giorni prima dell’Earth Overshoot Day, Global Footprint Network ha lanciato la versione beta della #MoveTheDate Solutions Map, grazie alla quale è possibile sostenere diverse soluzioni esistenti. Gli utenti possono connettersi tra loro sulla base della geografia e del focus di interesse, accelerando l’implementazione di nuovi progetti nel mondo reale. La mappa delle soluzioni #MoveTheDate è stata in pratica progettata per integrare il calcolatore dell’impronta, consentendo a sua volta alle persone di calcolare la propria impronta ecologica e il proprio Earth Overshoot Day.

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