Gabelli, restauro al via: inaugurazione tra due anni

Pubblicato
30 Nov 2018

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Articolo di Alessandro Tibolla

Il progetto
Le elementari Gabelli a più di tredici anni dal crollo del soffitto che decretò di fatto il trasloco di bimbi e maestri nel plesso prefabbricato del Parco Città di Bologna, potranno ritornare ai vecchi fasti didattici. Il taglio del nastro secondo le tempistiche dovrebbe avvenire verso la fine del prossimo anno. Una data resa possibile anche dallo sblocco dei fondi del “Piano periferie”. La scuola elementare simbolo della città deve tornare in vita al più presto e così sarà. Per ridare lustro al plesso realizzato secondo le direttive architettonico didattiche dell’ispettrice Pierina Boranga, il Comune metterà sul piatto (poi in parte dovrebbero rientrare con il piano di Rigenerazione urbana) ben sei milioni e mezzo di euro. È un elaborato che segue quello statico costruttivo che è stato messo a punto dall’ importante studio bolognese Mario Cucinella Architects, un gruppo di architetti che, tra i vari settori, si dedica alla progettazione di scuole. Martedì 21 novembre, in sala Bianchi, a Belluno, durante il convegno finale della rassegna “Voglio diventare grande”, per “svelare” il futuro delle Gabelli erano presenti gli Architetti Martina Ruini e Laura Mancini.

La Gabelli del futuro
Esterno intoccabile per le Gabelli, la scuola è sotto l’egida della Soprintendenza che ha fissato dei paletti ben precisi, come hanno sottolineato sia Martina Ruini che Laura Mancini. L’intervento interesserà gli interni, la zona dedicata alla didattica e a tutte quelle attività che il Comune di Belluno ha deciso di far confluire in via Segato. Nuovi impianti tecnici e a norma ma anche aule in grado di soddisfare le esigenze educative. «Nella nuova Gabelli troveranno posto – hanno puntualizzato Mancini e Ruini – sia nido che asilo come anche le elementari. Non solo però classi tradizionali ma anche quelle dedicate al sostegno (come espressamente chiesto dall’Amministrazione Massaro)».

La scuola della città
Nel progetto dello studio MCA è previsto anche un museo della didattica nel quale confluiranno reperti storici sia legati all’attività della pedagoga Pierina Boranga, forte sostenitrice del metodo Montessori e Pizzigoni, ma anche a tutto ciò che le Gabelli hanno rappresentato per Belluno. Gli elaborati del MCA prevedono anche sale dedicate alle associazioni e, in particolar modo a quelle che tanto in questi anni si sono battute perché il plesso degli anni Trenta ritornasse in vita.

 

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