Il nuovo Museo Etrusco di Milano firmato Mario Cucinella Architects

Pubblicato
06 Apr 2018

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Un Museo Etrusco a Milano. È questo il progetto elaborato da Mario Cucinella Architects e concepito in risposta al desiderio della Fondazione Luigi Rovati di creare un luogo dove il valore della propria collezione artistica potesse essere giustamente promosso e apprezzato.

Il progetto, in corso, vedrà la riqualificazione e l’ampliamento dello storico Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro situato in Corso Venezia 52, in un’area prestigiosa i cui immediati dintorni comprendono i giardini pubblici Indro Montanelli di Porta Venezia, il Museo Civico di Storia Naturale del Comune di Milano e il Planetario.

Costruito nel 1871 e rinnovato in diverse occasioni nel corso degli anni, Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro consiste al momento in un singolo fabbricato composto da cinque livelli fuori terra (in aggiunta a uno interrato e un piano soppalcato) e si caratterizza per l’impianto rettangolare che copre una superficie totale di circa 3300 metri quadri.

A partire da qui, il nuovo progetto architettonico è stato sviluppato in tre macro settori.

Il primo riguarda l’ampliamento del piano interrato e lo sviluppo/installazione del museo all’interno, che ospiterà un importante collezione di vasi e altri reperti etruschi: questo sarà il cuore del processo d’implementazione, un nuovo spazio caratterizzato da contorni sinusoidali in grado di trasmettere un senso di continuità tra i diversi ambienti, comunicando ai visitatori un senso di fluidità nel corso dei differenti percorsi.

La pietra usata per il rivestimento sarà posata orizzontalmente a strati e in quanto materiale “eterno”, naturale e prezioso creerà lo scenario perfetto per le pregiate opere che vi troveranno ospitalità. 

Il secondo settore è relativa alla ristrutturazione dell’ottocentesco Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro: i lavori più significativi comprenderanno la meticolosa operazione di preservare e restaurare le principali stanze del piano nobile, una sorta di “abitazione riscoperta” specificamente progettata per esporre altri tipi di oggetti artistici della Fondazione, in un continuo dialogo tra passato e presente.

Gli altri piani dell’edificio sono stati progettati per ospitare una serie di servizi museali, tra cui una biblioteca, laboratori, una sala conferenze e spazi per mostre temporanee, mentre al piano terra sarà sviluppato un ampio ingresso utile come punto di raccolta da cui reindirizzare il pubblico nelle diverse aree del museo, compresi il bookshop, la caffetteria e il giardino.

Il terzo intervento coinvolge l’ampio giardino sul retro dell’edificio: questo spazio è nascosto dai muri perimetrali, che lo chiudono su tre lati, e consiste di un’area verde privata disponibile all’uso pubblico.

Si è quindi deciso di restaurare l’originario aspetto del giardino attraverso un progetto di riqualificazione in collaborazione con l’Italian Cultural Heritage Commission, puntando a proteggere piante di valore storico e al contempo a celebrare la raccolta sorprendente offerta dal giardino proprio nel momento in cui i visitatori varcano l’entrata del museo.

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