La sede delle Poste di Algeri sarà made in Italy

Pubblicato
31 May 2013

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Mario Cucinella ha vinto il concorso internazionale per la sede delle Poste di Algeri

Di Paola Pierotti

Una sintesi di forma, energia e tradizione per un nuovo simbolo dello sviluppo dell’Algeria. La nuova sede dell’ARPT (Autorité de Régulation de la Poste et des Télécommunications) di Algeri sarà made in Italy. Lo studio di Mario Cucinella Architects ha vinto il concorso internazionale di architettura proponendo un edificio concepito come un’icona dove tradizione e modernità si fondono, sia nella forma (che nasce da un arco acuto tipico dell’architettura mediterranea e dall’inclinazione del diagramma solare) che nel trattamento della superficie della scocca.  «Il progetto trae ispirazione dal paesaggio desertico algerino – spiega l’architetto bolognese – dove le dune sembrano degli edifici naturali, costruiti dal vento e dalla sabbia». Analizzando il tessuto urbano, la posizione del lotto lungo una arteria stradale di grande importanza e soprattutto la vicinanza del nuovo parco urbano di riferimento del quartiere Bab Ezzouar, il team ha scelto di realizzare un edificio altamente visibile e rappresentativo.  

Un landmark per la nuova sede dell’ARPT, un punto di riferimento all’interno di un quartiere. «La volontà di creare un edificio che funzionasse secondo i principi della bioclimatica e in particolare secondo le tecniche di raffrescamento naturale del passato, quale il tu’rat – ha spiegato Mario Cucinellaha suggerito una forma aerodinamica, convessa sul fronte Nord per deviare i venti caldi, e concava a mezzogiorno per captare le brezze fresche notturne e favorire così la ventilazione naturale dell’edificio».

Cucinella si aggiudica il concorso internazionale dopo essere stato premiato anche a Milano il un concorso privato promosso dal gruppo Hines nell’area di Porta Nuova. Cucinella si è aggiudicato la gara ex aequo con lo studio Amdl di Michele De Lucchi.

La proposta progettuale di Cucinella riguarda un’area di Porta Nuova – Varesine che anche in questo caso vuole avere un decisivo ruolo rappresentativo a supporto delle attività direzionali dell’area. L’edificio è stato concepito per relazionarsi con il tessuto urbano con il parco adiacente configurandosi come «porta di accesso» e «quinta scenica». «Il nuovo progetto – racconta l’architetto – è stato concepito come un unicum in cui, il ritmo dei grandi portali, crea un’ampia pergola che si affaccia sul parco. L’ intenzione non è di riproporre un altro ‘personaggio’ in un luogo dove, le architetture presenti sono già forti e cariche di simbolismi». L’edificio orizzontale definisce una scansione, un ritmo che accoglie le diverse funzioni, uffici e l’auditorium / asilo, e una piazza che diventa il portale di accesso per il parco e dal parco.

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