Una foresta tra i grattacieli per Coima

Pubblicato
19 Dec 2018

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Articolo di Laura Verdi

Lo studio Mario Cucinella Architects  ha progettato un piccolo gioiello tra i giganti per la nuova sede di Coima, il developer regista del quartiere di Porta Nuova a Milano […] L’architetto Mario Cucinella racconta la sua idea di architettura e sostenibilità. L’edificio sorge di fronte a UniCredit Pavilion, del quale riprende il linguaggio materico con l’uso del legno in facciata, e ai piedi del Centro Direzionale Gruppo Unipol, di prossima costruzione, sempre progettato da MC A, un colosso di 22 piani fuori terra per circa 100 metri di altezza.
Il progetto di Mario Cucinella per la sede di Coima è vincitore del concorso a inviti del 2013 e si è distinto come soluzione più sostenibile, funzionale e con una particolare attenzione per gli spazi pubblici. L’edificio completa l’area di Porta Nuova mettendo in relazione il tessuto urbano e il parco adiacente, la Biblioteca degli Alberi.

Mario Cucinella dà ritmo alla facciata Coima con il legno
La soluzione compositiva proposta dallo studio risponde al tema della sintesi tra artificiale e naturale, con i due fogli di corteccia che chiudono la serra trasparente in vetro, il nucleo centrale, sul lato nord e il lato sud. Le due quinte sceniche sono realizzate con centine in legno lamellare posizionate a un interasse di 75 centimetri, poco più alte dell’edificio. Le centine seguono l’allineamento principale dei prospetti ma gradualmente mostrano un’inclinazione progressiva in pianta in modo da creare una geometria divergente rispetto al filo facciata.
Le due vele proseguono oltre l’edificio verso il Pavilion e si aprono sulla piazza. Ed è questa la sensazione che l’edificio trasmette, di apertura verso l’esterno, grazie alle grandi trasparenze delle facciate, ma nello stesso tempo di un volume finito e compreso da una fitta maglia di elementi in legno, quasi tronchi d’albero che proteggono il nucleo vetrato. Le centine, che si aggiungono alla facciata vetrata quale elemento di schermatura dell’edificio, sono vincolate al piede e ancorate a una struttura metallica in quattro punti tramite travi in acciaio di sezione tubolare, che svolgono la funzione di tangone di controventatura della vela.

Sede Coima: struttura complessa per 2000 metri quadri
Quella della sede Coima è una struttura complessa, come difficilmente se ne trovano in edifici di simile destinazione d’uso. L’architetto Mario Cucinella concepisce l’edificio in cinque piani fuori terra, per circa 2000 metri quadri di superficie, con una zona retail al piano terra e spazi direzionali e uffici agli altri piani. La nuova costruzione insiste su una struttura esistente in cemento armato di tre piani interrati, che ospita parcheggi e spazi commerciali. Il collegamento tra il nuovo e l’esistente sottostruttura è di tipo rigido e quindi in fase di progettazione.

Lo studio MSC Associati, che ha curato la parte strutturale del progetto, ha proceduto all’analisi del comportamento d’insieme della struttura risultante, soggetta alle azioni statiche e dinamiche. Lo studio ha portato alla definizione di un progetto che prevedesse il rinforzo delle strutture esistenti, aggiungendo nuovi setti portanti e incrementando i controventi.
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Eco-sostenibilità a partire dagli impianti
A seguito di una valutazione dei costi/benefici e per raggiungere prestazioni elevate si è optato di posare un impianto fotovoltaico in copertura di tipo integrato. La potenza di picco complessiva dell’impianto fotovoltaico è di circa 79 kWp, con modalità di connessione elettrica mediante scambio sul posto. L’impianto fotovoltaico è costituito da 228 moduli, per una copertura di 375 metri quadri, e tre convertitori statici. Il generatore fotovoltaico è composto da moduli del tipo monocristallino, con una garanzia di 25 anni, che si estende al rendimento. Nei primi 12 anni l’efficienza non è minore del 90% del valore nominale, e nei successivi 13 anni non minore dell’80% del valore nominale.
Una centrale termofrigorifera posizionata al piano interrato produce energia termica e frigorifera e viene condensata ad acqua di falda, un’alternativa a basso consumo energetico all’impianto di riscaldamento e raffrescamento tradizionale. L’acqua calda e l’acqua refrigerata vengono prodotte sfruttando la massima efficienza, con il minimo rumore e senza emissioni locali di anidride carbonica.
Il sistema preleva acqua a temperatura costante dai pozzi posti in profondità. Questa tipologia di impianto può produrre simultaneamente acqua calda a 42 gradi e acqua refrigerata a 8 gradi e può scaricare la potenza termica o frigorifera in eccesso in un anello comune di scarico.

Edificio arretrato per creare una piazza cittadina
Il lato dell’edificio rivolto verso via Melchiorre Gioia è caratterizzato da un importante arretramento strutturale a livello del piano terra, legato alla scelta architettonica dello studio di Mario Cucinella di disallineare l’ingresso dell’edificio rispetto al filo principale di facciata e creare una piazza cittadina.
Il carico derivante dai pilastri di facciata interrotti viene ripreso in falso da due travi di rilevante rigidezza con carico concentrato in punta su una luce a sbalzo di circa 4 metri. La progettazione di tali travi è stata complessa, non solo per il loro importante impegno statico, ma anche per il controllo del campo deformativo, che è stato ridotto il più possibile per garantire il corretto funzionamento delle opere di finitura.

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