Nuovo Polo Scolastico Campus KID: il modello innovativo di scuola firmato Mario Cucinella Architects

Pubblicato
16 Jun 2020

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Partiranno entro l’estate i lavori per il Nuovo Polo Scolastico Campus KID presentato alla comunità nel 2019 dopo l’esito del concorso indetto dal Comune di San Lazzaro di Savena (BO). Il progetto realizzato da Mario Cucinella Architects diventa l’occasione per dare vita a un modello di scuola che porta con sè tutte le sperimentazioni più innovative degli spazi educativi. Uno spazio aperto alla comunità, in armonia con il parco urbano che lo ospita e che risponde alla necessità di riqualificazione e di costruzione per fasi garantendo un completo controllo sulla realizzazione.

Di Cuoghi Dalila

Un intervento di rigenerazione proiettato nel futuro: la sfida di Campus KID

Il progetto di Campus KID è un grande intervento di rigenerazione non solo urbana ma anche culturale, sociale, antropologica, proiettata nel futuro che ha coinvolto il territorio di San Lazzaro di Savena (BO). Infatti, il quadrante urbano di circa 10 ettari compreso tra via Kennedy, via Wolf e via Giovanni XXIII a breve sarà totalmente trasformato in un campus urbano polifunzionale che ospiterà funzioni scolastiche (ampliamento della scuola media Jussi e la costruzione della nuova scuola elementare Donini), sportive (Stadio, piscina, palestre e campi da calcetto) e culturali (teatro/auditorium).

Il progetto di Campus KID è iniziato nel 2015 ed è il risultato di un percorso partecipecipato che ha coinvolto direttamente nella progettazione l’intera comunità, compresa la parte di cittadini su cui vale davvero la pena investire per il futuro, i bambini e i ragazzi.

Risale al mese di settembre 2018 la data di pubblicazione del bando di concorso in un unico grado per l’elaborazione di una proposta ideativa compositiva generale dell’area denominata Campus KID. Obiettivo principale del concorso di progettazione è stato quello di ottenere una soluzione architettonica che dotasse Campus KID di una connotazione stilistica unitaria nella quale si potesse riconoscere e percepire il dialogo formale tra il costruito, le aree libere, le funzioni ospitate e la città circostante. Ad aggiudicarsi il concorso e ad ottenere l’affidamento dell’incarico dei lavori è stato lo studio di architettura guidato da Mario Cucinella.

Perchè chiamare questo nuovo campus urbano ‘KID’? Il termine ‘KID’ è un innegabile riferimento alla traduzione inglese del termine bambino/ragazzo ma il nome è nato come acronimo di Kennedy (piscina comunale), Iussi (scuola media), Donini (scuola elementare).

Il progetto firmato Mario Mario Cucinella Architects per il Nuovo Polo Scolastico di San Lazzaro di Savena

L’idea di realizzare un grande tetto di legno che copre sia la scuola nuova che la scuola esistente – quest’ultima da poco riqualificata – porta con sé l’idea di voler comunicare attraverso l’architettura un senso di protezione dello spazio sottostante, centro civico d’eccelenza per l’educazione e le relazioni sociali delle future generazioni.

«L’edificio della scuola vuole dare vita a un complesso unitario (scuole, palestra, auditorium) attraverso un’architettura che tiene insieme il nuovo edificio e l’esistente. – dichiara lo studio Mario Cucinella Architects – La sua grande copertura come un foglio sospeso accoglie tutte le funzioni del plesso creando continuità a tutti gli spazi adibiti ad uso diverso che lavorano così in maniera complementare, dando luogo ad  corpo unico da un punto di vista viso-percettivo».

«Lo spazio dell’aula negli ultimi decenni non è cambiato – sostiene Mario Cucinella – quello che è cambiato è il rapporto degli studenti con il sistema di apprendimento». Infatti, l’avvento degli strumenti digitali ha di fatto mutato l’approccio con il sapere che oggi, rispetto al passato, è diffuso e accessibile. «Quale sarà il ruolo della scuola? Sarà quello di aiutare i bambini e i ragazzi a crearsi una coscienza critica» – conclude l’architetto.

Restano quindi le aule tradizionali ma accanto si creano spazi dinamici e flessibili che favoriscono tanto le relazioni sociali quanto l’educazione.

L’edificio sarà interamente realizzato in legno, sia nei piani che nelle murature, mentre la struttura verticale sarà in acciaio.

Dal punto di vista energetico, la facciata sarà per la maggior parte opaca ma presenterà superfici vetrate caratterizzate da brise soleil di legno disposti verticalmente che daranno maggior enfasi al movimento curvilineo della facciata stessa.

L’edificio sarà a energia a zero. Il fabbisogno energetico del plesso scolastico sarà garantito dall’impianto fotovoltaico che sarà installato sulla copertura.

«Luce, colori, spazi dinamici e flessibili, cortili e giardini, il contatto con la natura: questi ingredienti creano un ambiente di comfort ideale dove i ragazzi e anche i più piccoli possano crescere sia intellettualmente che fisicamente. La distribuzione genera una successione di ambienti dove interno ed esterno, costruito e naturale sono pensati perfettamente integrati, sia nelle aule che negli spazi connettivi».

Benessereinclusività e flessibilità nel pieno rispetto delle condizioni ambientali sono i principi che hanno guidato la progettazione di Campus KID.

Gli spazi connettivi della scuola diventano il luogo della relazione

Sono proprio gli spazi connettivi, interni ed esterni, i luoghi collettivi deputati allo scambio e alla relazione. Spazi pensati per essere flessibili che si integrano con gli ambienti per la didattica normale e speciale, nonché gli spazi comuni e quelli a servizio della comunità come l’auditorium.

Allo spazio tradizionale dell’aula si affincano quindi ‘spazi ibridi‘, spazi di scoperta e di progetto volti a un apprendimento dinamico e di relazione collettiva.

A caratterizzare il progetto una grande piazza coperta che diventa spazio condiviso ed elemento di connessione tra i due edifici scolastici e l’auditorium.

Entrando nel nuovo edificio della scuola elementare si incontra un’ampia gradonata che funge da teatro e da biblioteca accesibile a tutti, nonché da elemento di collegamento con il piano superiore dell’edificio. La scala si trasforma così in uno spazio flessibile e multifunzionale a servizio delle relazioni e della didattica. Il modello della “gradonata a teatro” lo si ritrova anche nello spazio d’ingresso della scuola media Jussi; un nuovo atrio ricavato nella porzione di edificio che sarà annessa a quello esistente.

Anche l’auditorium presenta i caratteri di uno spazio flessibile e multifunzionale. Infatti, nessuna seduta è collegata direttamente al pavimento permettendo quindi di sfruttare lo spazio a seconda delle esigenze del momento; uno spazio che può essere utilizzato come sala conferenze, laboratorio per la didattica o altro. L’accesso all’auditorium è indipendente rispetto ai due edifici scolastici in modo tale da garantire un suo utilizzo anche in orario extrascolastico da parte dalla comunità di San Lazzaro.

«Il plesso diventa uno strumento socio-culturale, dove l’architettura stessa è veicolo di comunicazione e di conoscenza per chi la usa» fanno sapere dallo studio Mario Cucinella Architects.

L’architettura come uno strumento educante

«L’architettura è rappresentazione di noi stessi – afferma l’architetto Mario Cucinella – progetti hanno valore e qualità perchè dietro hanno una storia vera, una storia di partecipazione. Sono cose che non puoi comprimere solo dietro a un atto progettuale ma gli devi costruire un percorso, soprattutto perchè un edificio rappresenta una comunità».

L’architettura è il terzo educatore” affermò il pedagogista Loris Malaguzzi; il valore dell’architettura non è da rintracciare nel semplice involucro che racchiude l’edificio scolastico, ma nella potenza comunicativa che offre l’architettura stessa.

«Attraverso la forma dell’edificio, al di là del rispetto della normativa, noi professionisti abbiamo il dovere di comunicare ai ragazzi che ci stiamo prendendo cura di loro e del loro futuro – afferma l’architetto Cucinella – e lo possiamo fare attraverso la costruzione dello spazio».

Polo scolastico Campus KID: un modello di scuola post-Covid

«L’emergenza epidemiologica Covid-19 ha messo la scuola e le istituzioni davanti ad una sfida: ripensare gli spazi dell’educazione e della formazione. Con il progetto di Campus Kid il nostro Comune ha già intrapreso questo percorso, che guarda agli edifici scolastici non più come semplici contenitori, ma come veri e propri spazi educanti, parte integrante del percorso formativo ed educativo. Luoghi che prediligono la didattica all’aria aperta e il contatto con la natura, spazi con una chiara vocazione e che invitano alla condivisione delle esperienze, stimolando e incoraggiando la creatività, l’ingegno, il pensiero critico e la crescita dei nostri bambini e ragazzi»  racconta il sindaco Isabella Conti.

«Gli edifici devono dare spazio ad aspetti che prima non c’erano, alle nuove esigenze. Quindi, gli spazi l’educazione e la cultura hanno bisogno di una politica attenta a questi aspetti per un vero rilancio del paese. Per troppo tempo abbiamo fatto coincidere il luogo educativo con una norma, ma la norma non produce qualità e tanto meno bellezza. Gli edifici sono sempre una forma di educazione, la scuola a maggior ragione» afferma Mario Cucinella.

Investimenti e finanziamenti messi a disposizione per la costruzione di Campus KID

Il progetto Campus Kid ha richiesto un investimento complessivo di 7,92 milioni di euro, di cui 6 milioni sono i finanziamenti ottenuti da Enti sovraordinati.

Sono 4 gli stralci previsti per la realizzazione del progetto Campus KID. I primi 2 straci partiranno entro l’estate 2020 e sono quelli dedicati alla realizzazione del POLO SCOLASTICO INTEGRATO costituito dalla scuola media Jussi e dalla scuola primaria Donini e dei servizi annessi, mentre il terzo stralcio sarà dedicato alla realizzazione della palestra. Il 4° stralcio interesserà gli edifici e le altre aree del campus.

A quanto ammonta il valore economico degli investimenti e dei finanziamenti ottenuti per la realizzazione di questo ambizioso progetto? 

Ecco i dati comunicati dal sindaco Isabella Conti durante la presentazione del progetto in diretta facebook e youtube lo scorso 26 maggio.

Il costo di costruzione del 1° stralcio è stimato in 2.875.000 euro:

  • 2.048.000 euro sono le risorse statali ottenute dall’Amministrazione Comunale per aver partecipato al bando che metteva a disposizione una parte dei fondi dell’8×1000 destinati all’Edilizia Scolastica;
  • 827 mila euro è l’investimento diretto a carico dell’Amministrazione Comunale.

Il costo di costruzione del 2° stralcio è più consistente, il suo valore è stimato in 5.495.000 euro:

  • quasi 3 milioni di euro i finanziamenti ottenuti dalla Regione Emilia-Romagna;
  • 760 mila euro i fondi ottenuti dal Miur per l’antisismica;
  • 1.800.000 euro è l’investimento diretto a carico del Comune.

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