Campus KID San Lazzaro

Un nuovo pezzo di città

Overview

Il nuovo polo scolastico Campus KID, un centro didattico dedicato ai bambini dai 6 ai 14 anni, è collocato in un’area al confine sud-est del comune di San Lazzaro di Savena (Bologna), ai piedi della pedecollina del territorio. La sua posizione ne fa un elemento di connessione importante tra la città di San Lazzaro e il territorio circostante dando così una risposta alla frammentazione dell’area in cui si inserisce, caratterizzata dalla presenza di differenti tipologie di servizi e strutture.

La scuola elementare (6-11 anni) prevede 20 aule didattiche, laboratori e aule speciali e può ospitare un massimo di 500 bambini.
La scuola media (11-14 anni) prevede l'utilizzo dell'edifico esistente, che conta 18 aule didattiche e laboratori; l’ampliamento, a cura di MCA, ha poi previsto la creazione di ulteriori laboratori e aule di musica. La scuola media può ospitare un totale di 450 alunni.

L’intervento vuole dare vita a un complesso unitario (scuole, palestra, auditorium) attraverso un’architettura di valore che colleghi il nuovo edificio con il sistema urbano-territoriale esistente. Uno spazio aperto alla comunità e in armonia con il parco urbano, che garantisca condizioni di benessere negli spazi esterni ed interni, che sfrutti le potenzialità del sito per migliorare il comfort, minimizzando i consumi e massimizzando le strategie passive. Un edificio in cui l’architettura possa integrare le componenti impiantistiche, strutturali e tecnologiche, e che possa rispondere in modo strategico alla riqualificazione e alla realizzazione per fasi temporali differenti.

Planimetria di MCA

Luce, colori, spazi dinamici e flessibili, cortili e giardini, il contatto con la natura: questi ingredienti creano un ambiente di comfort ideale dove i bambini più piccoli e anche i ragazzi delle scuole medie possono crescere sia intellettualmente sia fisicamente.

Visual di MCA Visual

L’elemento architettonico che maggiormente caratterizza l’intervento è la grande copertura che, con il suo forte valore formale, rafforza ulteriormente la definizione dell’identità del Campus: come un foglio sospeso accoglie tutte le funzioni del plesso creando continuità con tutti i diversi spazi funzionali che lavorano così in maniera complementare dando luogo a un corpo unico dal punto di vista viso-percettivo.

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Vero e proprio fulcro dei due edifici è il grande spazio centrale dell’Agorà: di forma circolare, accoglie gli alunni dall’ingresso in un ambiente all’aperto, raccolto e sicuro. Da qui si distribuisce lo spazio di connessione alle funzioni interne dei due edifici scolastici. In altri momenti della giornata, quando le attività di didattica sono terminate, questo ambiente continua a funzionare come ingresso principale per gli spazi comunitari, quali: le aule polifunzionali (che possono ospitare riunioni di associazioni, ma anche attività extra-curriculari degli studenti), l’auditorium, la mensa.

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I due edifici scolastici si organizzano generando spazi dove il bambino viene “accompagnato” dalle scuole elementari alle scuole medie nel suo personale percorso di crescita. La conformazione del plesso non genera corridoi: lo spazio relazionale è uno spazio inclusivo e flessibile che abbraccia e si integra con gli ambienti per la didattica normale e speciale, nonché con gli spazi comuni e quelli a servizio della comunità. Una simile configurazione garantisce un’offerta differenziata di servizi e funzioni che non si limita a rispondere soltanto alle attività di tipo scolastico. Grazie a una gestione degli spazi adattata al tipo d’utenza e ai diversi momenti della giornata, il plesso diventa uno strumento socioculturale dove l’architettura stessa è veicolo di comunicazione e di conoscenza per chi la usa.

Visual di MCA Visual

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Il progetto degli spazi scolastici risponde alle esigenze di diversificazione della didattica e alla necessità di offrire nuovi scenari per l’insegnamento e l’apprendimento in riferimento a tre elementi fondamentali, primo dei quali è la relazione e la condivisione. Il secondo elemento fondativo è la laboratorialità.

La scuola primaria si distingue per una intersezione dinamica di spazi laboratoriali tematici e polivalenti e per un gioco dialogico tra luoghi interni ed esterni, particolarmente adatti per le diverse attività di esplorazione, per gli approfondimenti individuali e di gruppo e per lo svago: sono previsti una biblioteca, un laboratorio d’arte, uno multimediale e uno di scienze. Il terzo elemento è la polivalenza, secondo cui i diversi ambienti possono assumere connotazioni differenti e flessibili durante la giornata ed essere quindi usati in ogni momento per ospitare attività diverse.

Altri elementi caratterizzanti sono la 4 aule di musica e l’auditorium, elemento indipendente dai restanti volumi del polo scolastico.

Di particolare importanza sono i nuovi spazi per lo sport (la tripla palestra è flessibile e suddivisibile per poter configurare diverse tipologie di campi sportivi) e di servizio utili allo svolgimento della attività sportive (spogliatoi, gradonate per il pubblico, magazzini e locali tecnici). Tali funzioni saranno in utilizzo non solo agli alunni, ma anche alle società sportive locali in orario extra-scolastico. I campi principali saranno omologati CONI.

 

Visual di MCA Visual

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Il progetto paesaggistico, relativo agli spazi aperti del plesso, si estende oltre l’area scolastica vera e propria, allargandola con il quarto Stralcio attuativo con un’area didattica riservata e un parco pubblico. Si è posto l’obiettivo di creare una “struttura vegetale” di base che faciliti il contatto e l’apprendimento con e nella natura… Il giardino didattico presenta diverse aree tematiche, di apprendimento come di svago. Sono presenti due aree di diversa conformazione, ma entrambe destinate all’insegnamento: una con sedute naturali in tronchi su pavimentazione in gomma colorata e l’altra con una seduta ad auditorium su prato, in modo da essere sempre in contatto con la natura circostante. Sono previsti due aree gioco con pavimentazioni naturali: una in sabbia e una in trucioli di legno, per esperienze diverse. Ci sarà un’area di apprendimento con orti, serre e un piccolo frutteto, dove gli alunni, insieme agli insegnanti potranno coltivare ciò che preferiscono.

Gli spazi aperti non sono quindi pensati solo per la funzione didattica, ma rappresentano situazioni confortevoli ed esteticamente gratificanti per bambini, ragazzi e adulti, per passare momenti rilassanti dopo una lezione e raccogliere nuove energie.

L’utilizzo di vegetazione autoctona e “naturalizzata”, per i nuovi impianti arborei e arbustivi previsti dal progetto, mira a creare la percezione di un “paesaggio” il più vicino possibile a quello che è ancora possibile vedere fuori città, in alcuni lembi di pianura e più frequentemente in collina, garantendo un notevole aumento della biodiversità locale. Essendo tutte caducifoglie, inoltre, la loro presenza contribuisce a mitigare la radiazione solare durante la stagione estiva e a preservare l’illuminazione naturale degli spazi nella stagione invernale.

Visual di MCA Visual

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