SeiMilano: innovazione verde

Pubblicato
16 Nov 2018

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SeiMilano è il nuovo quartiere progettato da Mario Cucinella Architects e presentato il 3 maggio 2018 a Palazzo Marino, sede dell’amministrazione comunale milanese.

 Milano sta ridisegnando il proprio volto attraverso interventi urbanistici firmati da progettisti di fama internazionale. Ed è lo Studio Mario Cucinella Architects (MCA) ad occuparsi del masterplan di SeiMilano, il nuovo quartiere polifunzionale in prossimità della fermata metropolitana sulla linea rossa di Bisceglie. Il nuovo quartiere SeiMilano trasformerà l’intera area in un luogo unico ed innovativo, in cui il verde occupa uno spazio rilevante dell’intero progetto, circa 20 ettari di superficie progettati dallo studio Michel Desvigne Paysagiste (MPD). Elevati standard di sostenibilità ambientale e di implementazione tecnologica sono assicurati da collaborazioni importanti come solo studio di ingegneria Arup, Microsoft e Easydom.
L’intero progetto, un investimento privato di oltre 250 milioni di euro, prevede la riorganizzazione totale di una superficie di oltre 300.000 mq tra via Calchi Taeggi e via Bisceglie nella periferia a sud-ovest di Milano.

Il masterplan del nuovo quartiere SeiMilano

L’idea dell’architetto Mario Cucinella è quella di sviluppare in questa area periferica in cui sorgerà il nuovo quartiere SeiMilano una nuova polarità urbana, una sorta di città-giardino in cui si integrano le funzioni residenziale, direzionale e commerciale. Il disegno del masterplan del nuovo quartiere SeiMilano prevede una frammentazione degli elementi compositivi del progetto: residenze, uffici, una piazza commerciale, filari di alberi, siepi, prati, orti e rogge, che cercano un dialogo con il contesto agricolo della Pianura Padana, che allo stesso tempo godono di un collegamento diretto con la città grazie all’infrastruttura preesistente della prima linea metropolitana. I concetti chiave su cui si fonda tutto il progetto sono infatti: connessione, integrazione e permeabilità.
“Nodo centrale del progetto è un grande boulevard su cui si appoggiano una serie di edifici con piano terra sollevato proprio per dare dalla strada la permeabilità visiva anche alle case che stanno sotto, ma soprattutto al parco.”
Queste le parole dell’archistar bolognese ad un intervista per il sito Seimilano.com. L’intero progetto del nuovo quartiere polifunzionale prevede uno sviluppo di oltre 120 mila mq di superficie lorda complessiva divisa in 26 mila mq di uffici e 8 mila mq di funzioni, oltre mille residenze suddivise al 50% in residenza libera e convenzionata, interamente immersi in un grande parco di oltre 200 mila metri quadrati. Tutto questo pensato da Mario Cucinella come uno “spazio per socializzare, costruire delle comunità dove la gente si muove, si incontra, vive. Ridare complessità a quei luoghi della periferia che in realtà sono anche una grande opportunità, non potremmo fare la stessa cosa in luoghi più densi.”

 

La distribuzione funzionale degli edifici del nuovo quartiere

Allo scopo di favorire integrazione e permeabilità gli edifici sono organizzati seguendo uno schema non convenzionale: le residenze risultano con fronti scomposte e disallineate sia lungo l’asse Nord-Sud che lungo l’asse Est-Ovest, mentre quelle verso il parco si diradano ed alternano con giardini privati, orti, percorsi e spazi per il gioco e l’attività fisica.
Le tipologie edilizie a logge e a terrazzi del nuovo quartiere SeiMilano si ispirano alle case di ringhiera tipiche milanesi, ma non mancano di attenzione bioclimatica con balconi sfalsati tra i vari piani per favorire l’illuminazione naturale e l’affaccio sul verde del parco.
Negli spazi vuoti, lasciati volutamente liberi tra gli edifici si andranno a sviluppare spazi di aggregazione sociale e connessione funzionale: le cosiddette piazze commerciali.
L’area direzionale è situata a Nord-Est di tutto il complesso e costituita da tre torri di forma quadrata e rettangolare con altezze differenti, che con la loro disposizione in pianta vanno a generare la piazza pubblica dalla quale si dipartono gli assi e i percorsi di connessione pedonali.
Parte rilevante del progetto, non soltanto in termini di superficie, è il parco. Questo sarà inserito nel sistema di parchi e connessioni verdi nell’area sud-ovest della città di Milano, andando a collegare il nuovo parco a quelli delle Cave, dei Fontanili e delle Crocerossine. L’area è infatti molto vicina al Parco delle Cave, terzo della città  per ampiezza, ed all’ex scalo ferroviario San Cristoforo, dove dovrebbe sorgere un’area naturalistica di 140.000 mq.

 

Il disegno del Parco del nuovo quartiere SeiMilano

Il tema della città-giardino è ben sviluppato dall’accurato disegno del nuovo parco urbano ad opera di Michel Desvigne, architetto paesaggista ed esponente della ENSP (École nationale supérieure de paysage) dal 2008.
“Il progetto del parco del nuovo quartiere SeiMilano è nato quattro anni fa, libero da qualsiasi riferimento all’architettura”, precisa Desvigne. “Claudio De Albertis immaginava il paesaggio come la condizione per la riqualificazione del quartiere. La relazione tra la città e la campagna è l’archetipo dell’intero progetto, che si ispira alla rete agricola della Pianura Padana, alla sua bellezza”.
Con il nuovo quartiere SeiMilano Michel Desvigne aggiunge valore e crea identità a un’area periferica prima destinata a cava, ricomponendo gli elementi identitari del paesaggio rurale: alberature, siepi, orti, frutteti, filari, campi, rogge, canali. Si ispira alla struttura originaria della rete agricola caratterizzata da campiture geometriche irregolari, andando a realizzare diverse stanze mantenendo continuità con la frammentazione urbana e la miniaturizzazione del reticolato agricolo circostanti.
Anche il perimetro contribuisce a caratterizzare ulteriormente l’identità del nuovo parco, un po’ come il verde ripariale che separa le differenti colture tra i campi, così una bordatura alberata più densa fà da confine al nuovo quartiere riqualificato, mantenendolo in relazione sia con il resto della città che con la campagna attraverso un filtro permeabile.

Il  nuovo polmone verde nella periferia sud-ovest di Milano andrà a creare un microclima che oltre a permettere l’assorbimento di CO2, può fornire un bilanciamento termo-igrometrico in grado di  mitigare le eccessive escursioni termiche giornaliere tipiche degli ultimi anni. Inoltre, sull’area è previsto anche un sistema di accumulo e riutilizzo delle acque piovane per ridurre al minimo le risorse utilizzate per l’irrigazione degli spazi esterni.

 

SeiMilano è green, smart e comunità

Elevati standard di sostenibilità ambientale, economia circolare, innovazione, modelli di edilizia 4.0, infrastrutture smart, connettività digitale sono tutti ingredienti che costituiscono il nuovo quartiere riqualificato SeiMilano.  Ed è soprattutto l’integrazione di tutte queste componenti ed il rispetto, in fase di progettazione, dei 17 Obiettivi Globali per lo Sviluppo Sostenibile (The Global Goals) dalle Nazioni Unite fanno si che il progetto sia candidato come sito a zero emissioni di carbonio (Zero Carbon Site) a livello europeo. Il coinvolgimento di collaborazioni strategiche come quella con lo studio di ingegneria Arup, che offre consulenze multidisciplinari in tema di progettazione ecosostenibile.
L’implementazione tecnologica del quartiere è garantita dalla partnership con Microsoft, non solo per quanto riguarda l’accessibilità e la diffusione di infrastrutture ICT e mobilità elettrica condivisa, ma anche per molti servizi di connettività digitale che saranno attivi nel quartiere, dall’app per prenotare uffici e spazi di lavoro in coworking alle panchine intelligenti.
Il sistema domotico studiato con Easydom realizza un edilizia intelligente, dove il monitoraggio del comfort ambientale nella casa (luci, climatizzazione e riscaldamento) saranno coordinate tramite un app sul telefonino. E tutti i dispositivi e gli oggetti elettronici saranno integrati ed in dialogo con un unico software. Il tutto sembrerebbe semplice ed intuitivo e permetterebbe di gestire da remoto in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo anche la sicurezza della propria casa.
Sicurezza, tecnologia ed interattività sono le parole chiave di uno nuovo stile di abitare, vivere e lavorare, forse può sembrare un po’ avveniristico eppure sarà la quotidianità per gli abitanti di SeiMilano nel 2022, tra soli quattro anni nella periferia milanese!

 

Dall’ex cava Geregnano a nuovo quartiere intelligente

La bonifica dell’area, già attesa dal 2008, è iniziata finalmente a maggio del 2018. Il progetto del nuovo quartiere SeiMilano interessa l’area un tempo occupata dalla cava Calchi Taeggi più altre zone comunali un tempo degradate ed inutilizzate. Nonostante otto anni fa lo sviluppo dell’area venne bruscamente interrotto con una inchiesta velenosa, oggi Regina De Albertis, che dopo la morte del padre Claudio ha preso le redini della Borio Mangiarotti può permettersi di annunciare: “Inizieremo a costruire a metà anno prossimo, ed entro fine 2022 il progetto di rigenerazione che abbiamo chiamato SeiMilano sarà compiuto”.
Si prevede infatti che verso la seconda metà del 2019 inizieranno le costruzioni delle residenze, per le quali altra partner dell’iniziativa è anche la cooperativa Solidarnosc per una quota di volumetrie pari al 6,5% circa del totale.
SeiMilano sarà uno dei quartieri più innovativi, sostenibili e con elevati standard per la qualità della vita dei suoi abitanti sarà realizzato tra poco più di 3 anni nella capitale italiana della moda. Sarà infatti una città-giardino che contribuirà a fare di Milano una città sempre più sostenibile e “intelligente”, che negli ultimi anni sta spingendo verso la rigenerazione urbana all’insegna dell’innovazione sociale e della sostenibilità ambientale.

 

Lo studio di architettura del paesaggio di Michel Desvigne

Michel Desvigne ha una carriera ultra trentennale nell’architettura del paesaggio iniziata a Roma a Villa Medici nel 1986. Personaggio influente a livello internazionale per diversi riconoscimenti e premi ricevuti. Nel 2000 riceve la medaglia dell’Accademia di architettura, dal 2008 presiede il consiglio di amministrazione della École Nationale Supérieure de Paysage (ENSP) a Versailles. Nel 2011 riceve il Grand Prix de l’Urbanisme per il suo costante contributo alla riflessione sulla città e il territorio. Dal 2013 è membro del consiglio della commissione nazionale francese per l’UNESCO. Nel 2014 è stato premiato con il Premio Europeo per lo Spazio Pubblico Urbano con la riqualificazione del Porto Vecchio di Marsiglia. Ha lavorato in più di 25 Paesi, chiamato a collaborare con famosi architetti, contribuendo a dare rilievo al paesaggio, a comprendere i meccanismi che gli danno forma e ad agire su di essi per trasformarlo. Parallelamente alla sua pratica progettuale, Michel Desvigne è anche docente presso alcune università di architettura.

 

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