Biblioteca Federiciana, MCA, Fano

Pubblicato
07
/
05
/
2024
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La giunta ha approvato il progetto esecutivo della nuova Biblioteca Federiciana di Fano. Un passaggio fondamentale per aprire la manifestazione di interesse rivolta a partner privati che, sulla base della norma speciale 134 del codice contratti, possono così finanziare l’opera. A curare la progettazione del recupero e il nuovo ampliamento della storica biblioteca cittadina è stato chiamato l’architetto Mario Cucinella, Founder & Creative Director di MCA - Mario Cucinella Architects.

Lo straordinario progetto della nuova Biblioteca Federiciana firmato dallo Studio Mario Cucinella Architects proietta Fano e il suo sistema bibliotecario tra le esperienze più avanzate e innovative in Europa - ha dichiarato il Sindaco, Massimo Seri -. Un segno architettonico e urbanistico capace di ridefinire e valorizzare allo stesso tempo l’identità della nostra città nella cornice dei sistemi bibliotecari europei più prestigiosi”.
Un edificio che con la sua trasparenza diventa una teca permeata dal paesaggio circostante creando un dialogo contemporaneo con la storia. Una piazza del sapere per la comunità”, ha affermato l’architetto Mario Cucinella.
L’approvazione, con Delibera di Giunta, del progetto esecutivo della nuova Biblioteca Federiciana è il felice punto di arrivo di un percorso virtuoso pubblico/privato che consentirà ora l’avvio di quella manifestazione di interesse fondamentale per reperire nuove e ulteriori risorse oltre a quelle dell’ente locale - ha sottolineato l’Assessore alle Biblioteche, Samuele Mascarin -. Il nostro Sistema Bibliotecario - Mediateca Montanari e Biblioteca Federiciana - rappresenta l’annuncio di quello che Fano sempre più potrebbe e, aggiungo, dovrebbe essere: una realtà aperta, curiosa, inclusiva, europea, capace di anticipare il futuro e di farlo declinando via via le parole giuste insieme alla sua comunità”.

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Il progetto di recupero della Biblioteca Federiciana è finalizzato al riordino delle sue funzioni preesistenti, attraverso la riorganizzazione degli uffici e dei preziosi volumi ivi raccolti sin dalla seconda metà del Seicento, preservando e riqualificando la celebre Sala dei Globi con le sue scansie lignee e i suoi arredi. Mentre il progetto di recupero è volto a conservare il nucleo storico della biblioteca, il nuovo ampliamento prende forma dal vuoto creato dalla demolizione di un annesso moderno privo di valore storico e architettonico e, in continuità con il disegno urbano contemporaneo, segna il passo tra la Fano storica e quella moderna aprendosi verso gli Orti, il porto e il lungomare Sassonia. Il nuovo volume, come uno scrigno trasparente, accoglie e custodisce quattro livelli, più uno interrato, che ospiterà il caveau dei volumi da preservare, e una terrazza panoramica che apre su ampie quinte visive.

Il progetto del verde, file rouge tra i vari livelli e le terrazze, è pensato come spazio pubblico capace di valorizzare e ricucire il tessuto urbano al suo intorno, e vede il suo incipit nel giardino d’inverno al piano terra. Un attento studio del clima ha accompagnato il progetto. L’ottimizzazione dell’esposizione della facciata principale del nuovo volume, verso nord-ovest, per proteggersi dalla radiazione solare diretta, ha dato vita a un’illuminazione naturale ottimale.

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