New Campus di Bologna Business School

Un nuovo polo universitario in cui storia e contemporaneità dialogano e si fondono con il paesaggio circostante

Il contesto

Il progetto del campus nasce dall’esigenza di creare nuovi spazi didattici e di condivisione per la Bologna Business School, recuperando un luogo di rilevanza storica e integrando rinnovate funzioni culturali e ambientali. Un polo universitario che sorge dalla riqualificazione di alcuni edifici già presenti nel sito di proprietà della Fondazione Bologna Business School sui colli bolognesi e permette di ripensare la distribuzione dei servizi al momento ospitati in Villa Guastavillani, attuale landmark del campus, includendone di nuovi. L’intervento si propone così di valorizzare l’intero potenziale dell’area e delle connessioni territoriali a essa legate dando alla scuola un respiro internazionale.

Il progetto architettonico

Coniugando riqualificazione e funzionalità degli edifici con l’ambiente circostante, la nuova polarità posta sul crinale della collina risulta perfettamente integrata nella natura e nel paesaggio. Un intervento “leggero” in cui spazi interni ed esterni si compongono quasi senza soluzione di continuità, consentendo una fruibilità massima in termini di veduta e un’ampia gamma di attività all’aperto. Il nuovo campus, inoltre, attraverso un asse pedonale diretto e rettilineo, si pone in continuità sia visiva sia fisica con Villa Guastavillani, generando un dialogo continuo tra presente e passato.

Il progetto architettonico

Coniugando riqualificazione e funzionalità degli edifici con l’ambiente circostante, la nuova polarità posta sul crinale della collina risulta perfettamente integrata nella natura e nel paesaggio. Un intervento “leggero” in cui spazi interni ed esterni si compongono quasi senza soluzione di continuità, consentendo una fruibilità massima in termini di veduta e un’ampia gamma di attività all’aperto. Il nuovo campus, inoltre, attraverso un asse pedonale diretto e rettilineo, si pone in continuità sia visiva sia fisica con Villa Guastavillani, generando un dialogo continuo tra presente e passato.

Il progetto architettonico

Coniugando riqualificazione e funzionalità degli edifici con l’ambiente circostante, la nuova polarità posta sul crinale della collina risulta perfettamente integrata nella natura e nel paesaggio. Un intervento “leggero” in cui spazi interni ed esterni si compongono quasi senza soluzione di continuità, consentendo una fruibilità massima in termini di veduta e un’ampia gamma di attività all’aperto. Il nuovo campus, inoltre, attraverso un asse pedonale diretto e rettilineo, si pone in continuità sia visiva sia fisica con Villa Guastavillani, generando un dialogo continuo tra presente e passato.

Il progetto architettonico

Coniugando riqualificazione e funzionalità degli edifici con l’ambiente circostante, la nuova polarità posta sul crinale della collina risulta perfettamente integrata nella natura e nel paesaggio. Un intervento “leggero” in cui spazi interni ed esterni si compongono quasi senza soluzione di continuità, consentendo una fruibilità massima in termini di veduta e un’ampia gamma di attività all’aperto. Il nuovo campus, inoltre, attraverso un asse pedonale diretto e rettilineo, si pone in continuità sia visiva sia fisica con Villa Guastavillani, generando un dialogo continuo tra presente e passato.

Il progetto architettonico

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Il progetto architettonico

Coniugando riqualificazione e funzionalità degli edifici con l’ambiente circostante, la nuova polarità posta sul crinale della collina risulta perfettamente integrata nella natura e nel paesaggio. Un intervento “leggero” in cui spazi interni ed esterni si compongono quasi senza soluzione di continuità, consentendo una fruibilità massima in termini di veduta e un’ampia gamma di attività all’aperto. Il nuovo campus, inoltre, attraverso un asse pedonale diretto e rettilineo, si pone in continuità sia visiva sia fisica con Villa Guastavillani, generando un dialogo continuo tra presente e passato.

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I due edifici di maggior pregio, la casa colonica e l’ex forno, sono stati recuperati per accogliere alcuni dei servizi del campus: nella casa colonica, aule flessibili per lo svolgimento di lezioni e momenti di studio, uffici e una sala riunioni; nell’ex forno, invece, una reception al servizio degli studenti per orientarli all’interno dell’area universitaria. Altri tre edifici presenti nel sito sono stati, invece, riconfigurati in un unico blocco per dare vita a uno spazio più funzionale e capace di ospitare le funzioni didattiche principali. La nuova edificazione si sviluppa su due piani con un grande interrato ed è collegata attraverso un tunnel sotterraneo alla casa colonica, così da dare una continuità “coperta” agli spazi accademici. All’esterno, un grande canopy che, come una piazza, crea uno spazio sociale di interazione tra gli studenti, e due giardini a gradoni, con solarium, che delimitano gli spazi del piano interrato garantendo il giusto apporto di luce e offrendo agli studenti un’estensione naturale della zona studio e della mensa.

I due edifici di maggior pregio, la casa colonica e l’ex forno, sono stati recuperati per accogliere alcuni dei servizi del campus: nella casa colonica, aule flessibili per lo svolgimento di lezioni e momenti di studio, uffici e una sala riunioni; nell’ex forno, invece, una reception al servizio degli studenti per orientarli all’interno dell’area universitaria. Altri tre edifici presenti nel sito sono stati, invece, riconfigurati in un unico blocco per dare vita a uno spazio più funzionale e capace di ospitare le funzioni didattiche principali. La nuova edificazione si sviluppa su due piani con un grande interrato ed è collegata attraverso un tunnel sotterraneo alla casa colonica, così da dare una continuità “coperta” agli spazi accademici. All’esterno, un grande canopy che, come una piazza, crea uno spazio sociale di interazione tra gli studenti, e due giardini a gradoni, con solarium, che delimitano gli spazi del piano interrato garantendo il giusto apporto di luce e offrendo agli studenti un’estensione naturale della zona studio e della mensa.

I due edifici di maggior pregio, la casa colonica e l’ex forno, sono stati recuperati per accogliere alcuni dei servizi del campus: nella casa colonica, aule flessibili per lo svolgimento di lezioni e momenti di studio, uffici e una sala riunioni; nell’ex forno, invece, una reception al servizio degli studenti per orientarli all’interno dell’area universitaria. Altri tre edifici presenti nel sito sono stati, invece, riconfigurati in un unico blocco per dare vita a uno spazio più funzionale e capace di ospitare le funzioni didattiche principali. La nuova edificazione si sviluppa su due piani con un grande interrato ed è collegata attraverso un tunnel sotterraneo alla casa colonica, così da dare una continuità “coperta” agli spazi accademici. All’esterno, un grande canopy che, come una piazza, crea uno spazio sociale di interazione tra gli studenti, e due giardini a gradoni, con solarium, che delimitano gli spazi del piano interrato garantendo il giusto apporto di luce e offrendo agli studenti un’estensione naturale della zona studio e della mensa.

I due edifici di maggior pregio, la casa colonica e l’ex forno, sono stati recuperati per accogliere alcuni dei servizi del campus: nella casa colonica, aule flessibili per lo svolgimento di lezioni e momenti di studio, uffici e una sala riunioni; nell’ex forno, invece, una reception al servizio degli studenti per orientarli all’interno dell’area universitaria. Altri tre edifici presenti nel sito sono stati, invece, riconfigurati in un unico blocco per dare vita a uno spazio più funzionale e capace di ospitare le funzioni didattiche principali. La nuova edificazione si sviluppa su due piani con un grande interrato ed è collegata attraverso un tunnel sotterraneo alla casa colonica, così da dare una continuità “coperta” agli spazi accademici. All’esterno, un grande canopy che, come una piazza, crea uno spazio sociale di interazione tra gli studenti, e due giardini a gradoni, con solarium, che delimitano gli spazi del piano interrato garantendo il giusto apporto di luce e offrendo agli studenti un’estensione naturale della zona studio e della mensa.

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I due edifici di maggior pregio, la casa colonica e l’ex forno, sono stati recuperati per accogliere alcuni dei servizi del campus: nella casa colonica, aule flessibili per lo svolgimento di lezioni e momenti di studio, uffici e una sala riunioni; nell’ex forno, invece, una reception al servizio degli studenti per orientarli all’interno dell’area universitaria. Altri tre edifici presenti nel sito sono stati, invece, riconfigurati in un unico blocco per dare vita a uno spazio più funzionale e capace di ospitare le funzioni didattiche principali. La nuova edificazione si sviluppa su due piani con un grande interrato ed è collegata attraverso un tunnel sotterraneo alla casa colonica, così da dare una continuità “coperta” agli spazi accademici. All’esterno, un grande canopy che, come una piazza, crea uno spazio sociale di interazione tra gli studenti, e due giardini a gradoni, con solarium, che delimitano gli spazi del piano interrato garantendo il giusto apporto di luce e offrendo agli studenti un’estensione naturale della zona studio e della mensa.

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Il disegno del paesaggio

Il disegno del paesaggio si ispira alle onde, richiamando la forma del cerchio. Dal fulcro del nuovo campus si irradiano, infatti, come cerchi di propagazione una serie di percorsi fluidi che, immettendosi nel paesaggio, formano dei terrazzamenti per ospitare attività sportive e di svago. Tale fluidità contrapposta alla rigidità e alla regolarità dei fabbricati fa da eco al contrasto tra la spensieratezza del praticare attività fisica e il rigore e la dedizione dello studio.

Il disegno del paesaggio

Il disegno del paesaggio si ispira alle onde, richiamando la forma del cerchio. Dal fulcro del nuovo campus si irradiano, infatti, come cerchi di propagazione una serie di percorsi fluidi che, immettendosi nel paesaggio, formano dei terrazzamenti per ospitare attività sportive e di svago. Tale fluidità contrapposta alla rigidità e alla regolarità dei fabbricati fa da eco al contrasto tra la spensieratezza del praticare attività fisica e il rigore e la dedizione dello studio.

Il disegno del paesaggio

Il disegno del paesaggio si ispira alle onde, richiamando la forma del cerchio. Dal fulcro del nuovo campus si irradiano, infatti, come cerchi di propagazione una serie di percorsi fluidi che, immettendosi nel paesaggio, formano dei terrazzamenti per ospitare attività sportive e di svago. Tale fluidità contrapposta alla rigidità e alla regolarità dei fabbricati fa da eco al contrasto tra la spensieratezza del praticare attività fisica e il rigore e la dedizione dello studio.

Il disegno del paesaggio

Il disegno del paesaggio si ispira alle onde, richiamando la forma del cerchio. Dal fulcro del nuovo campus si irradiano, infatti, come cerchi di propagazione una serie di percorsi fluidi che, immettendosi nel paesaggio, formano dei terrazzamenti per ospitare attività sportive e di svago. Tale fluidità contrapposta alla rigidità e alla regolarità dei fabbricati fa da eco al contrasto tra la spensieratezza del praticare attività fisica e il rigore e la dedizione dello studio.

Il disegno del paesaggio

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Il disegno del paesaggio

Il disegno del paesaggio si ispira alle onde, richiamando la forma del cerchio. Dal fulcro del nuovo campus si irradiano, infatti, come cerchi di propagazione una serie di percorsi fluidi che, immettendosi nel paesaggio, formano dei terrazzamenti per ospitare attività sportive e di svago. Tale fluidità contrapposta alla rigidità e alla regolarità dei fabbricati fa da eco al contrasto tra la spensieratezza del praticare attività fisica e il rigore e la dedizione dello studio.

Pianta piano 0 edificio A by MCA
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Pianta piano -1 edificio A by MCA
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Pianta piano 0 edificio F-G by MCA
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Pianta piano +1 edificio F-G
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Piante

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Piante

“Il progetto del New Campus di Bologna Business School si sviluppa attorno all’idea di unitarietà nella diversità: il nuovo edificio si relaziona con il paesaggio quale elemento unificatore e generatore, sviluppando un dialogo empatico tra l’ambiente circostante e l’architettura. La rilevanza storica di questi luoghi, inoltre, si intreccia con la contemporaneità generando un mutuo scambio capace di ispirare i giovani studenti.”

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La sostenibilità

Le coperture rappresentano uno degli elementi caratterizzanti dell’intervento, combinando al meglio gli aspetti architettonici e di sostenibilità. Per la copertura del nuovo edificio, è stato studiato un apposito sistema di lamelle frangisole che permette di limitare l’ingresso della radiazione termica e controllare la quantità di luce all’interno degli spazi didattici. Nel caso della casa colonica, invece, la copertura contribuisce alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico, alimentando l’intero campus.

Grazie al grande parco in cui è immerso il campus, è stato previsto un sistema di raccolta e gestione delle acque meteoriche, riutilizzabili durante i mesi estivi.

La sostenibilità

Le coperture rappresentano uno degli elementi caratterizzanti dell’intervento, combinando al meglio gli aspetti architettonici e di sostenibilità. Per la copertura del nuovo edificio, è stato studiato un apposito sistema di lamelle frangisole che permette di limitare l’ingresso della radiazione termica e controllare la quantità di luce all’interno degli spazi didattici. Nel caso della casa colonica, invece, la copertura contribuisce alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico, alimentando l’intero campus.

Grazie al grande parco in cui è immerso il campus, è stato previsto un sistema di raccolta e gestione delle acque meteoriche, riutilizzabili durante i mesi estivi.

La sostenibilità

Le coperture rappresentano uno degli elementi caratterizzanti dell’intervento, combinando al meglio gli aspetti architettonici e di sostenibilità. Per la copertura del nuovo edificio, è stato studiato un apposito sistema di lamelle frangisole che permette di limitare l’ingresso della radiazione termica e controllare la quantità di luce all’interno degli spazi didattici. Nel caso della casa colonica, invece, la copertura contribuisce alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico, alimentando l’intero campus.

Grazie al grande parco in cui è immerso il campus, è stato previsto un sistema di raccolta e gestione delle acque meteoriche, riutilizzabili durante i mesi estivi.

La sostenibilità

Le coperture rappresentano uno degli elementi caratterizzanti dell’intervento, combinando al meglio gli aspetti architettonici e di sostenibilità. Per la copertura del nuovo edificio, è stato studiato un apposito sistema di lamelle frangisole che permette di limitare l’ingresso della radiazione termica e controllare la quantità di luce all’interno degli spazi didattici. Nel caso della casa colonica, invece, la copertura contribuisce alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico, alimentando l’intero campus.

Grazie al grande parco in cui è immerso il campus, è stato previsto un sistema di raccolta e gestione delle acque meteoriche, riutilizzabili durante i mesi estivi.

La sostenibilità

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La sostenibilità

Le coperture rappresentano uno degli elementi caratterizzanti dell’intervento, combinando al meglio gli aspetti architettonici e di sostenibilità. Per la copertura del nuovo edificio, è stato studiato un apposito sistema di lamelle frangisole che permette di limitare l’ingresso della radiazione termica e controllare la quantità di luce all’interno degli spazi didattici. Nel caso della casa colonica, invece, la copertura contribuisce alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico, alimentando l’intero campus.

Grazie al grande parco in cui è immerso il campus, è stato previsto un sistema di raccolta e gestione delle acque meteoriche, riutilizzabili durante i mesi estivi.

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Il progetto di interior design

Per il nuovo campus, lo studio MCA ha curato anche il progetto di interior design ispirandosi al principio di flessibilità degli spazi didattici, che sono rimodulabili sulla base delle esigenze quotidiane della vita accademica, e sviluppando un dialogo continuo tra interni ed esterni.

Il progetto di interior design

Per il nuovo campus, lo studio MCA ha curato anche il progetto di interior design ispirandosi al principio di flessibilità degli spazi didattici, che sono rimodulabili sulla base delle esigenze quotidiane della vita accademica, e sviluppando un dialogo continuo tra interni ed esterni.

Il progetto di interior design

Per il nuovo campus, lo studio MCA ha curato anche il progetto di interior design ispirandosi al principio di flessibilità degli spazi didattici, che sono rimodulabili sulla base delle esigenze quotidiane della vita accademica, e sviluppando un dialogo continuo tra interni ed esterni.

Il progetto di interior design

Per il nuovo campus, lo studio MCA ha curato anche il progetto di interior design ispirandosi al principio di flessibilità degli spazi didattici, che sono rimodulabili sulla base delle esigenze quotidiane della vita accademica, e sviluppando un dialogo continuo tra interni ed esterni.

Il progetto di interior design

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Il progetto di interior design

Per il nuovo campus, lo studio MCA ha curato anche il progetto di interior design ispirandosi al principio di flessibilità degli spazi didattici, che sono rimodulabili sulla base delle esigenze quotidiane della vita accademica, e sviluppando un dialogo continuo tra interni ed esterni.

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Una grande scala teatro in rovere naturale caratterizza il blocco di nuova edificazione: pensata per connettere i due livelli dell’edificio, la scalinata è attorniata da una libreria lignea ad anello, simbolo del valore culturale dello studio e della formazione accademica tradizionale, e integra sedute per gli studenti. Al primo piano si trovano la hall e le aule didattiche con ampie superfici vetrate alternate a superfici opache dai toni caldi che si fondono con il controsoffitto a lamelle e offrono una vista a 360 gradi sul paesaggio collinare.

Una grande scala teatro in rovere naturale caratterizza il blocco di nuova edificazione: pensata per connettere i due livelli dell’edificio, la scalinata è attorniata da una libreria lignea ad anello, simbolo del valore culturale dello studio e della formazione accademica tradizionale, e integra sedute per gli studenti. Al primo piano si trovano la hall e le aule didattiche con ampie superfici vetrate alternate a superfici opache dai toni caldi che si fondono con il controsoffitto a lamelle e offrono una vista a 360 gradi sul paesaggio collinare.

Una grande scala teatro in rovere naturale caratterizza il blocco di nuova edificazione: pensata per connettere i due livelli dell’edificio, la scalinata è attorniata da una libreria lignea ad anello, simbolo del valore culturale dello studio e della formazione accademica tradizionale, e integra sedute per gli studenti. Al primo piano si trovano la hall e le aule didattiche con ampie superfici vetrate alternate a superfici opache dai toni caldi che si fondono con il controsoffitto a lamelle e offrono una vista a 360 gradi sul paesaggio collinare.

Una grande scala teatro in rovere naturale caratterizza il blocco di nuova edificazione: pensata per connettere i due livelli dell’edificio, la scalinata è attorniata da una libreria lignea ad anello, simbolo del valore culturale dello studio e della formazione accademica tradizionale, e integra sedute per gli studenti. Al primo piano si trovano la hall e le aule didattiche con ampie superfici vetrate alternate a superfici opache dai toni caldi che si fondono con il controsoffitto a lamelle e offrono una vista a 360 gradi sul paesaggio collinare.

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Una grande scala teatro in rovere naturale caratterizza il blocco di nuova edificazione: pensata per connettere i due livelli dell’edificio, la scalinata è attorniata da una libreria lignea ad anello, simbolo del valore culturale dello studio e della formazione accademica tradizionale, e integra sedute per gli studenti. Al primo piano si trovano la hall e le aule didattiche con ampie superfici vetrate alternate a superfici opache dai toni caldi che si fondono con il controsoffitto a lamelle e offrono una vista a 360 gradi sul paesaggio collinare.

La copertura a lamelle caratterizza anche il seminterrato, dove un ampio open-space è dedicato in parte alla didattica, con spazi modulabili per ospitare momenti di studio, eventi e conferenze, e in parte alla zona ristorazione. La cucina è concepita come un cubo in acciaio satinato, totalmente trasparente - per incarnare l’idea dello show-cooking -, opacizzabile a fine servizio. Lo spazio mensa si ispira, invece, al mondo vegetale, con un grande tavolo flessibile e dinamico che, con l’ausilio di elementi modulari, ricorda i rami di un albero. Episodi verdi, inoltre, arricchiscono il tavolo e rinsaldano la relazione tra gli interni e il paesaggio dei colli bolognesi.

La copertura a lamelle caratterizza anche il seminterrato, dove un ampio open-space è dedicato in parte alla didattica, con spazi modulabili per ospitare momenti di studio, eventi e conferenze, e in parte alla zona ristorazione. La cucina è concepita come un cubo in acciaio satinato, totalmente trasparente - per incarnare l’idea dello show-cooking -, opacizzabile a fine servizio. Lo spazio mensa si ispira, invece, al mondo vegetale, con un grande tavolo flessibile e dinamico che, con l’ausilio di elementi modulari, ricorda i rami di un albero. Episodi verdi, inoltre, arricchiscono il tavolo e rinsaldano la relazione tra gli interni e il paesaggio dei colli bolognesi.

La copertura a lamelle caratterizza anche il seminterrato, dove un ampio open-space è dedicato in parte alla didattica, con spazi modulabili per ospitare momenti di studio, eventi e conferenze, e in parte alla zona ristorazione. La cucina è concepita come un cubo in acciaio satinato, totalmente trasparente - per incarnare l’idea dello show-cooking -, opacizzabile a fine servizio. Lo spazio mensa si ispira, invece, al mondo vegetale, con un grande tavolo flessibile e dinamico che, con l’ausilio di elementi modulari, ricorda i rami di un albero. Episodi verdi, inoltre, arricchiscono il tavolo e rinsaldano la relazione tra gli interni e il paesaggio dei colli bolognesi.

La copertura a lamelle caratterizza anche il seminterrato, dove un ampio open-space è dedicato in parte alla didattica, con spazi modulabili per ospitare momenti di studio, eventi e conferenze, e in parte alla zona ristorazione. La cucina è concepita come un cubo in acciaio satinato, totalmente trasparente - per incarnare l’idea dello show-cooking -, opacizzabile a fine servizio. Lo spazio mensa si ispira, invece, al mondo vegetale, con un grande tavolo flessibile e dinamico che, con l’ausilio di elementi modulari, ricorda i rami di un albero. Episodi verdi, inoltre, arricchiscono il tavolo e rinsaldano la relazione tra gli interni e il paesaggio dei colli bolognesi.

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La copertura a lamelle caratterizza anche il seminterrato, dove un ampio open-space è dedicato in parte alla didattica, con spazi modulabili per ospitare momenti di studio, eventi e conferenze, e in parte alla zona ristorazione. La cucina è concepita come un cubo in acciaio satinato, totalmente trasparente - per incarnare l’idea dello show-cooking -, opacizzabile a fine servizio. Lo spazio mensa si ispira, invece, al mondo vegetale, con un grande tavolo flessibile e dinamico che, con l’ausilio di elementi modulari, ricorda i rami di un albero. Episodi verdi, inoltre, arricchiscono il tavolo e rinsaldano la relazione tra gli interni e il paesaggio dei colli bolognesi.

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Una scala elicoidale in rovere definisce gli interni dell’ex casa colonica, inserendo forme curvilinee e dinamiche nell’ambiente. Nell’interrato, il tunnel sotterraneo di collegamento è dedicato, invece, all’installazione di opere d’arte e acquisisce così una valenza iconica e comunicativa.

Una scala elicoidale in rovere definisce gli interni dell’ex casa colonica, inserendo forme curvilinee e dinamiche nell’ambiente. Nell’interrato, il tunnel sotterraneo di collegamento è dedicato, invece, all’installazione di opere d’arte e acquisisce così una valenza iconica e comunicativa.

Una scala elicoidale in rovere definisce gli interni dell’ex casa colonica, inserendo forme curvilinee e dinamiche nell’ambiente. Nell’interrato, il tunnel sotterraneo di collegamento è dedicato, invece, all’installazione di opere d’arte e acquisisce così una valenza iconica e comunicativa.

Una scala elicoidale in rovere definisce gli interni dell’ex casa colonica, inserendo forme curvilinee e dinamiche nell’ambiente. Nell’interrato, il tunnel sotterraneo di collegamento è dedicato, invece, all’installazione di opere d’arte e acquisisce così una valenza iconica e comunicativa.

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Una scala elicoidale in rovere definisce gli interni dell’ex casa colonica, inserendo forme curvilinee e dinamiche nell’ambiente. Nell’interrato, il tunnel sotterraneo di collegamento è dedicato, invece, all’installazione di opere d’arte e acquisisce così una valenza iconica e comunicativa.

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Cliente
Bologna Business School
Luogo
Bologna, Italia
Anno
2024
Tipologia
Istruzione
Categoria
Architettura
Area
2500 mq
Stato
Completato

Progetto

Mario Cucinella Architects

Team di Progetto

R&D

Andrea Rossi

Progetti in primo piano
R&D
,
Project Director
,
,
Team Member
Project Leader
R&D Specialist
Architect
Andrea Rossi
Andrea Rossi
Senior Architect, Technical Expert

Davide Raffaelli

Davide Raffaelli è Senior Architect e Technical Expert da Mario Cucinella Architects.

Si è laureato in Architettura al Politecnico di Torino nel 2012, e durante il percorso di studi si è specializzato nella progettazione di edifici ad alta efficienza energetica con particolare attenzione per le costruzioni in legno. Nel 2015 diventa Consulente Energetico Casaclima, e dal 2014 al 2020 lavora allo sviluppo e alla realizzazione di progetti con architetti di fama internazionale. Nello stesso periodo svolge la libera professione realizzando progetti in ambito terziario e residenziale (ex-novo e restauro).

Da settembre 2020 fa parte della squadra di MCA dove si occupa della progettazione esecutiva e della direzione artistica dei progetti in ambito scolastico.

Progetti in primo piano
Project Leader
,
,
,
Davide Raffaelli
Davide Raffaelli
Project Director

Enrico Iascone

Progetti in primo piano
Project Director
,
Project Leader
,
,
Enrico Iascone
Enrico Iascone
Team Member

Francesca Fochi

Progetti in primo piano
Team Member
,
Senior Architect
,
,
Architect
Francesca Fochi
Francesca Fochi
Team Member

Stefano Bastia

Progetti in primo piano
Team Member
,
Competition
,
,
Architect
Stefano Bastia
Stefano Bastia
Architect

Francesco Rosa

Progetti in primo piano
Architect
,
,
,
Francesco Rosa
Francesco Rosa
Interior, Product & Material Unit Manager

Elena Cerizza

Architetto specializzato in interni ed arredamento, Elena Cerizza lavora come Interior & Product + Material Unit Manager da Mario Cucinella Architects.

Si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1998 e successivamente avvia il proprio studio, concentrando l’attività di ricerca e progetto nell’ambito degli interni e del disegno di arredi.

Coltiva da sempre un forte legame con le arti visive, la tradizione del design italiano, l’artigianato e l’innovazione, radicando fortemente la propria professionalità all’interno del pragmatico contesto milanese. Si impegna in progetti di varia scala, con l’obiettivo di fondere spazio, oggetti, luce e materialità in un’unica e specifica composizione equilibrata.

Consolidando la sua reputazione nel campo dell'architettura e del design di mobili, negli anni sono molte le pubblicazioni dei suoi lavori e nel 2021 partecipa alla Biennale di Venezia.

Dal 2023 collabora con Mario Cucinella Architects nella sede di Milano.

Progetti in primo piano
Interior & Product + Material Unit Manager
,
,
,
Elena Cerizza
Elena Cerizza
Interior Design Specialist

Edoardo Caizzi

Edoardo Caizzi è Interior Design Specialist da Mario Cucinella Architects.

Ottiene la laurea magistrale in Architettura - Ambiente costruito – Interni al Politecnico di Milano a fine 2020.

Durante gli studi svolge due tirocini a tempo pieno in studi di architettura internazionali tra Pechino e Parigi; qui partecipa da vicino a progetti sia a grande che piccola scala. Nel 2021 collabora con uno studio milanese, partecipando alla progettazione e direzione lavori di progetti di piccola e media scala, sia per ristrutturazioni che per edifici di nuova costruzione.

Nel 2022 lavora per uno studio a Parigi, dove si occupa principalmente di concorsi, sviluppando in autonomia proposte di concorso sia nel contesto francese che internazionale, a scala urbana e dell’edificio. Occasionalmente si dedica anche a progetti a scala più contenuta e interni commerciali. Fa parte del Team MCA dal 2022.

Progetti in primo piano
Interior Design Specialist
,
,
,
Edoardo Caizzi
Edoardo Caizzi
Interior Design Specialist

Ginevra Venturini

Progetti in primo piano
Interior Design Specialist
,
,
,
Ginevra Venturini
Ginevra Venturini
Interior Design Specialist

Michela Galli

Progetti in primo piano
Interior Design
,
Team Member
,
,
Interior Design Specialist
Michela Galli
Michela Galli
Senior Material Specialist

Lucrezia Rendace

Lucrezia Rendace è Senior Material Specialist da Mario Cucinella Architects.

Nel 1999 ha vinto una borsa di studio nella Facultad de Arquitectura y Urbanismo de la Universidad Nacional de Tucuman (Argentina) per studiare nell’Accademia di Architettura di Mendrisio, Università della Svizzera italiana, dove si è laureata nel 2005.

Dal 2006 al 2016 ha lavorato con un rinomato studio internazionale come responsabile per la ricerca materiali e tecnologie, collaborando anche in qualità di architetto, interior designer e modelmaker a molti progetti nazionali e internazionali. Ha esperienza come responsabile per la direzione artistica su progetti di rilevanza internazionale e come project manager per diversi progetti di ristrutturazioni e appartamenti privati in Italia e all’estero.

Dal 2016 ricopre il ruolo di Responsabile Ricerca e Archiviazione Materiali presso Mario Cucinella Architects, gestendo le relazioni con aziende e fornitori. Inoltre, mette a frutto la sua comprovata esperienza di architetto e designer di interni in svariati concorsi e progetti di rilievo.

Progetti in primo piano
Team Member
,
Interior Design
,
,
MCA
Architect
Senior Material Specialist
Lucrezia Rendace
Lucrezia Rendace
Visual Unit Manager

Alessia Monacelli

Alessia Monacelli lavora come Visual Artist Coordinator da Mario Cucinella Architects.

È specializzata nella modellazione 3D, nella visualizzazione CGI di architettura e nella gestione di gruppi di lavoro.

Nel 2013 si diploma presso la LABA (Libera Accademia di Belle Arti di Firenze) nel Corso di Design, approfondendo materie come Eco-Design, Interior, Industrial e Communication Design.

Durante gli studi si appassiona al mondo della visualizzazione 3D e computer grafica e affina le sue competenze frequentando diversi corsi di specializzazione.

Nel 2016 completa il Master in Design dei Sistemi presso l’ISIA di Roma, viaggia in Giappone per un progetto internazionale presso l’Università di Chiba e collabora con diverse aziende internazionali. Dal 2016 collabora con MCA, dove avvia la Visual Unit.

Progetti in primo piano
Visual Artist Coordinator
,
Visual Unit Manager
,
,
Alessia Monacelli
Alessia Monacelli