Scuola dei Desideri Mario Silvestri

Una nuova concezione di scuola partecipata in cui lo spazio educa

Il contesto

Il progetto della Scuola dei Desideri Mario Silvestri, fortemente voluto dai cittadini pacentrani, nasce dalla volontà di offrire alla comunità locale, dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo nell’aprile del 2009, un nuovo edificio sicuro, sostenibile e innovativo, che rappresenti non solo un punto di riferimento per i giovani studenti ma che assuma anche la funzione di centro civico da “vivere” per l’intera collettività. L’area dell’intervento si colloca nel piccolo comune di Pacentro, uno dei borghi più belli d’Italia, in provincia dell’Aquila. Una zona collinare del Parco Nazionale della Maiella, Geoparco UNESCO, interessata a partire dagli anni ’60 da un progressivo spopolamento che ha ridotto considerevolmente il numero di bambini in età scolare. In tale contesto e dopo i danni subiti dal sisma, la nuova scuola diviene occasione per rilanciare questo piccolo centro, attirando gli studenti dei comuni limitrofi e recuperando uno spirito identitario territoriale. L’edificio, che sarà sede di un istituto comprensivo, è pensato per accogliere otto classi, cinque destinate alla primaria e tre alla secondaria di primo grado, per un totale di circa cento studenti.

Un progetto partecipato

La Scuola dei Desideri Mario Silvestri è il primo complesso scolastico realizzato con i fondi stanziati post sisma dal piano “Scuola d’Abruzzo – Il Futuro in Sicurezza” ed è l’esito di un percorso di progettazione partecipata che è partito nell’agosto 2015 e si è concluso nel dicembre dello stesso anno.

Un’architettura di comunità che ha visto il coinvolgimento degli studi MCA - Mario Cucinella Architects e LAP architettura, con la partecipazione delle associazioni Viviamolaq, ActionAid e INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), di oltre 60 studenti, di 20 tra docenti e personale scolastico e più di 140 cittadini. Prendendo parte a questo percorso, ciascuno ha potuto condividere bisogni e aspirazioni, evidenziare i punti di forza e le criticità dell’attuale sistema scuola, dando così il proprio contributo nel delineare le caratteristiche della “Scuola dei Desideri”. Una scuola che i più piccoli in una lettera inviata a Mario Cucinella hanno descritto con queste parole: “la nostra scuola la vogliamo colorata, come le nostre emozioni”.

Un progetto partecipato

La Scuola dei Desideri Mario Silvestri è il primo complesso scolastico realizzato con i fondi stanziati post sisma dal piano “Scuola d’Abruzzo – Il Futuro in Sicurezza” ed è l’esito di un percorso di progettazione partecipata che è partito nell’agosto 2015 e si è concluso nel dicembre dello stesso anno.

Un’architettura di comunità che ha visto il coinvolgimento degli studi MCA - Mario Cucinella Architects e LAP architettura, con la partecipazione delle associazioni Viviamolaq, ActionAid e INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), di oltre 60 studenti, di 20 tra docenti e personale scolastico e più di 140 cittadini. Prendendo parte a questo percorso, ciascuno ha potuto condividere bisogni e aspirazioni, evidenziare i punti di forza e le criticità dell’attuale sistema scuola, dando così il proprio contributo nel delineare le caratteristiche della “Scuola dei Desideri”. Una scuola che i più piccoli in una lettera inviata a Mario Cucinella hanno descritto con queste parole: “la nostra scuola la vogliamo colorata, come le nostre emozioni”.

Un progetto partecipato

La Scuola dei Desideri Mario Silvestri è il primo complesso scolastico realizzato con i fondi stanziati post sisma dal piano “Scuola d’Abruzzo – Il Futuro in Sicurezza” ed è l’esito di un percorso di progettazione partecipata che è partito nell’agosto 2015 e si è concluso nel dicembre dello stesso anno.

Un’architettura di comunità che ha visto il coinvolgimento degli studi MCA - Mario Cucinella Architects e LAP architettura, con la partecipazione delle associazioni Viviamolaq, ActionAid e INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), di oltre 60 studenti, di 20 tra docenti e personale scolastico e più di 140 cittadini. Prendendo parte a questo percorso, ciascuno ha potuto condividere bisogni e aspirazioni, evidenziare i punti di forza e le criticità dell’attuale sistema scuola, dando così il proprio contributo nel delineare le caratteristiche della “Scuola dei Desideri”. Una scuola che i più piccoli in una lettera inviata a Mario Cucinella hanno descritto con queste parole: “la nostra scuola la vogliamo colorata, come le nostre emozioni”.

Un progetto partecipato

La Scuola dei Desideri Mario Silvestri è il primo complesso scolastico realizzato con i fondi stanziati post sisma dal piano “Scuola d’Abruzzo – Il Futuro in Sicurezza” ed è l’esito di un percorso di progettazione partecipata che è partito nell’agosto 2015 e si è concluso nel dicembre dello stesso anno.

Un’architettura di comunità che ha visto il coinvolgimento degli studi MCA - Mario Cucinella Architects e LAP architettura, con la partecipazione delle associazioni Viviamolaq, ActionAid e INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), di oltre 60 studenti, di 20 tra docenti e personale scolastico e più di 140 cittadini. Prendendo parte a questo percorso, ciascuno ha potuto condividere bisogni e aspirazioni, evidenziare i punti di forza e le criticità dell’attuale sistema scuola, dando così il proprio contributo nel delineare le caratteristiche della “Scuola dei Desideri”. Una scuola che i più piccoli in una lettera inviata a Mario Cucinella hanno descritto con queste parole: “la nostra scuola la vogliamo colorata, come le nostre emozioni”.

Un progetto partecipato

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Un progetto partecipato

La Scuola dei Desideri Mario Silvestri è il primo complesso scolastico realizzato con i fondi stanziati post sisma dal piano “Scuola d’Abruzzo – Il Futuro in Sicurezza” ed è l’esito di un percorso di progettazione partecipata che è partito nell’agosto 2015 e si è concluso nel dicembre dello stesso anno.

Un’architettura di comunità che ha visto il coinvolgimento degli studi MCA - Mario Cucinella Architects e LAP architettura, con la partecipazione delle associazioni Viviamolaq, ActionAid e INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), di oltre 60 studenti, di 20 tra docenti e personale scolastico e più di 140 cittadini. Prendendo parte a questo percorso, ciascuno ha potuto condividere bisogni e aspirazioni, evidenziare i punti di forza e le criticità dell’attuale sistema scuola, dando così il proprio contributo nel delineare le caratteristiche della “Scuola dei Desideri”. Una scuola che i più piccoli in una lettera inviata a Mario Cucinella hanno descritto con queste parole: “la nostra scuola la vogliamo colorata, come le nostre emozioni”.

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“Progettare una scuola su misura dei desideri dei bambini e della collettività significa prendersi cura di un intero territorio, mettersi in dialogo e in ascolto per creare un luogo capace di farsi interprete di diverse aspirazioni. L’architettura ha un ruolo sociale, in quanto educa e influisce sull’apprendimento e sulle relazioni: dare alle giovani generazioni una scuola bella, sicura, innovativa e pensata per e con loro significa, quindi, aiutare i più piccoli a camminare verso il futuro, offrirgli ambienti da vivere, in cui possano fare esperienze, scoprirsi e riconoscersi.”

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Il concept

Cardine del progetto è il superamento di un modello di concezione degli edifici scolastici legato esclusivamente al rispetto di parametri normativi: una nuova visione della scuola, in linea con la teoria del learning landscape, secondo cui lo spazio viene considerato esso stesso educatore, dal momento che influenza la sfera cognitiva, sociale e affettiva di ogni studente. La scuola viene concepita come luogo di incontro, di condivisione e scambio di idee ma anche come spazio di eccellenza e veicolo di una cultura del cambiamento. L’organismo architettonico, con una struttura portante in cemento armato e acciaio, è stato progettato con base circolare per richiamare la forma primitiva per eccellenza del cerchio; come dice Bruno Munari, infatti, “La prima cosa che disegna un bambino assomiglia ad un cerchio”.

Il concept

Cardine del progetto è il superamento di un modello di concezione degli edifici scolastici legato esclusivamente al rispetto di parametri normativi: una nuova visione della scuola, in linea con la teoria del learning landscape, secondo cui lo spazio viene considerato esso stesso educatore, dal momento che influenza la sfera cognitiva, sociale e affettiva di ogni studente. La scuola viene concepita come luogo di incontro, di condivisione e scambio di idee ma anche come spazio di eccellenza e veicolo di una cultura del cambiamento. L’organismo architettonico, con una struttura portante in cemento armato e acciaio, è stato progettato con base circolare per richiamare la forma primitiva per eccellenza del cerchio; come dice Bruno Munari, infatti, “La prima cosa che disegna un bambino assomiglia ad un cerchio”.

Il concept

Cardine del progetto è il superamento di un modello di concezione degli edifici scolastici legato esclusivamente al rispetto di parametri normativi: una nuova visione della scuola, in linea con la teoria del learning landscape, secondo cui lo spazio viene considerato esso stesso educatore, dal momento che influenza la sfera cognitiva, sociale e affettiva di ogni studente. La scuola viene concepita come luogo di incontro, di condivisione e scambio di idee ma anche come spazio di eccellenza e veicolo di una cultura del cambiamento. L’organismo architettonico, con una struttura portante in cemento armato e acciaio, è stato progettato con base circolare per richiamare la forma primitiva per eccellenza del cerchio; come dice Bruno Munari, infatti, “La prima cosa che disegna un bambino assomiglia ad un cerchio”.

Il concept

Cardine del progetto è il superamento di un modello di concezione degli edifici scolastici legato esclusivamente al rispetto di parametri normativi: una nuova visione della scuola, in linea con la teoria del learning landscape, secondo cui lo spazio viene considerato esso stesso educatore, dal momento che influenza la sfera cognitiva, sociale e affettiva di ogni studente. La scuola viene concepita come luogo di incontro, di condivisione e scambio di idee ma anche come spazio di eccellenza e veicolo di una cultura del cambiamento. L’organismo architettonico, con una struttura portante in cemento armato e acciaio, è stato progettato con base circolare per richiamare la forma primitiva per eccellenza del cerchio; come dice Bruno Munari, infatti, “La prima cosa che disegna un bambino assomiglia ad un cerchio”.

Il concept

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Il concept

Cardine del progetto è il superamento di un modello di concezione degli edifici scolastici legato esclusivamente al rispetto di parametri normativi: una nuova visione della scuola, in linea con la teoria del learning landscape, secondo cui lo spazio viene considerato esso stesso educatore, dal momento che influenza la sfera cognitiva, sociale e affettiva di ogni studente. La scuola viene concepita come luogo di incontro, di condivisione e scambio di idee ma anche come spazio di eccellenza e veicolo di una cultura del cambiamento. L’organismo architettonico, con una struttura portante in cemento armato e acciaio, è stato progettato con base circolare per richiamare la forma primitiva per eccellenza del cerchio; come dice Bruno Munari, infatti, “La prima cosa che disegna un bambino assomiglia ad un cerchio”.

Gli spazi

Il cuore della Scuola dei Desideri Mario Silvestri è una grande piazza coperta di 15 metri, colorata, luminosa e adattabile ai diversi utilizzi della vita scolastica e cittadina, che è capace di accogliere e proteggere non facendo distinzioni sociali e mettendo ciascuno in continua relazione con gli altri e con l’ambiente circostante. L’agorà centrale è il luogo della condivisione e ospita un sistema di sedute a gradoni con libreria sulla parete posteriore, progettato dagli studi MCA e LAP architettura per creare una biblioteca diffusa. Attorno alla piazza si articolano tutti gli ambienti della scuola: grandi pareti curve e trasparenti definiscono delle “bolle” che ospitano le classi, gli uffici e gli spazi per la didattica e l’apprendimento, svincolati dal tradizionale concetto di aula, come gli atelier per approfondire le esperienze pratiche di laboratorio. Tutti gli spazi didattici, delimitati da pareti scorrevoli, sono ampiamente flessibili e rimodulabili sulla base delle esigenze quotidiane della vita scolastica. La pavimentazione è in resina e assume i toni del giallo caldo in corrispondenza della piazza e quelli del grigio chiaro negli altri ambienti della scuola.  

Il nuovo polo scolastico è dotato, inoltre, di una mensa progettata a vista e delimitata da vetrate per essere un atelier del cibo, così da promuovere l’apprendimento e diffondere una cultura gastronomica tra i giovani studenti.

Gli spazi

Il cuore della Scuola dei Desideri Mario Silvestri è una grande piazza coperta di 15 metri, colorata, luminosa e adattabile ai diversi utilizzi della vita scolastica e cittadina, che è capace di accogliere e proteggere non facendo distinzioni sociali e mettendo ciascuno in continua relazione con gli altri e con l’ambiente circostante. L’agorà centrale è il luogo della condivisione e ospita un sistema di sedute a gradoni con libreria sulla parete posteriore, progettato dagli studi MCA e LAP architettura per creare una biblioteca diffusa. Attorno alla piazza si articolano tutti gli ambienti della scuola: grandi pareti curve e trasparenti definiscono delle “bolle” che ospitano le classi, gli uffici e gli spazi per la didattica e l’apprendimento, svincolati dal tradizionale concetto di aula, come gli atelier per approfondire le esperienze pratiche di laboratorio. Tutti gli spazi didattici, delimitati da pareti scorrevoli, sono ampiamente flessibili e rimodulabili sulla base delle esigenze quotidiane della vita scolastica. La pavimentazione è in resina e assume i toni del giallo caldo in corrispondenza della piazza e quelli del grigio chiaro negli altri ambienti della scuola.  

Il nuovo polo scolastico è dotato, inoltre, di una mensa progettata a vista e delimitata da vetrate per essere un atelier del cibo, così da promuovere l’apprendimento e diffondere una cultura gastronomica tra i giovani studenti.

Gli spazi

Il cuore della Scuola dei Desideri Mario Silvestri è una grande piazza coperta di 15 metri, colorata, luminosa e adattabile ai diversi utilizzi della vita scolastica e cittadina, che è capace di accogliere e proteggere non facendo distinzioni sociali e mettendo ciascuno in continua relazione con gli altri e con l’ambiente circostante. L’agorà centrale è il luogo della condivisione e ospita un sistema di sedute a gradoni con libreria sulla parete posteriore, progettato dagli studi MCA e LAP architettura per creare una biblioteca diffusa. Attorno alla piazza si articolano tutti gli ambienti della scuola: grandi pareti curve e trasparenti definiscono delle “bolle” che ospitano le classi, gli uffici e gli spazi per la didattica e l’apprendimento, svincolati dal tradizionale concetto di aula, come gli atelier per approfondire le esperienze pratiche di laboratorio. Tutti gli spazi didattici, delimitati da pareti scorrevoli, sono ampiamente flessibili e rimodulabili sulla base delle esigenze quotidiane della vita scolastica. La pavimentazione è in resina e assume i toni del giallo caldo in corrispondenza della piazza e quelli del grigio chiaro negli altri ambienti della scuola.  

Il nuovo polo scolastico è dotato, inoltre, di una mensa progettata a vista e delimitata da vetrate per essere un atelier del cibo, così da promuovere l’apprendimento e diffondere una cultura gastronomica tra i giovani studenti.

Gli spazi

Il cuore della Scuola dei Desideri Mario Silvestri è una grande piazza coperta di 15 metri, colorata, luminosa e adattabile ai diversi utilizzi della vita scolastica e cittadina, che è capace di accogliere e proteggere non facendo distinzioni sociali e mettendo ciascuno in continua relazione con gli altri e con l’ambiente circostante. L’agorà centrale è il luogo della condivisione e ospita un sistema di sedute a gradoni con libreria sulla parete posteriore, progettato dagli studi MCA e LAP architettura per creare una biblioteca diffusa. Attorno alla piazza si articolano tutti gli ambienti della scuola: grandi pareti curve e trasparenti definiscono delle “bolle” che ospitano le classi, gli uffici e gli spazi per la didattica e l’apprendimento, svincolati dal tradizionale concetto di aula, come gli atelier per approfondire le esperienze pratiche di laboratorio. Tutti gli spazi didattici, delimitati da pareti scorrevoli, sono ampiamente flessibili e rimodulabili sulla base delle esigenze quotidiane della vita scolastica. La pavimentazione è in resina e assume i toni del giallo caldo in corrispondenza della piazza e quelli del grigio chiaro negli altri ambienti della scuola.  

Il nuovo polo scolastico è dotato, inoltre, di una mensa progettata a vista e delimitata da vetrate per essere un atelier del cibo, così da promuovere l’apprendimento e diffondere una cultura gastronomica tra i giovani studenti.

Gli spazi

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Gli spazi

Il cuore della Scuola dei Desideri Mario Silvestri è una grande piazza coperta di 15 metri, colorata, luminosa e adattabile ai diversi utilizzi della vita scolastica e cittadina, che è capace di accogliere e proteggere non facendo distinzioni sociali e mettendo ciascuno in continua relazione con gli altri e con l’ambiente circostante. L’agorà centrale è il luogo della condivisione e ospita un sistema di sedute a gradoni con libreria sulla parete posteriore, progettato dagli studi MCA e LAP architettura per creare una biblioteca diffusa. Attorno alla piazza si articolano tutti gli ambienti della scuola: grandi pareti curve e trasparenti definiscono delle “bolle” che ospitano le classi, gli uffici e gli spazi per la didattica e l’apprendimento, svincolati dal tradizionale concetto di aula, come gli atelier per approfondire le esperienze pratiche di laboratorio. Tutti gli spazi didattici, delimitati da pareti scorrevoli, sono ampiamente flessibili e rimodulabili sulla base delle esigenze quotidiane della vita scolastica. La pavimentazione è in resina e assume i toni del giallo caldo in corrispondenza della piazza e quelli del grigio chiaro negli altri ambienti della scuola.  

Il nuovo polo scolastico è dotato, inoltre, di una mensa progettata a vista e delimitata da vetrate per essere un atelier del cibo, così da promuovere l’apprendimento e diffondere una cultura gastronomica tra i giovani studenti.

Diagramma scenario atelier by LAP
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Diagramma scenario aule by LAP
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Diagramma scenario COC by LAP
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Diagramma scenario piazza by LAP
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Diagramma scenario scuola by LAP
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Flessibilità spaziale

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Flessibilità spaziale

“La Scuola dei Desideri Mario Silvestri è l'esempio di come un progetto che coinvolge bambini, genitori, docenti e - più in generale - la comunità si plasmi autonomamente dalle loro idee, dalle loro speranze. Per noi è stata una scuola in senso lato, dove abbiamo appreso e applicato i principi della progettazione partecipata e sostenibile. Il risultato è un edificio che si integra armoniosamente con il paesaggio, quello del Parco Nazionale della Maiella, Geoparco UNESCO, per questo ecologico e avveniristico. La scuola dei sogni che diventa realtà.”

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La copertura

La copertura è l’elemento distintivo della Scuola dei Desideri Mario Silvestri: un tetto giardino discoidale ricoperto da vegetazione, tra cui il Sedum, resistente agli stress biotici e abiotici.

Progettata secondo i principi del design bioclimatico, la copertura presenta uno sbalzo di 6 metri a sud che la rende capace di schermare le radiazioni forti estive e di far penetrare quelle utili al riscaldamento interno durante il periodo invernale. I numerosi lucernari presenti, inoltre, sono pensati per richiamare l’idea del “cielo stellato” e rispondere al desiderio espresso dai bambini di Pacentro di poter vedere la volta celeste dall’interno della loro scuola.

La copertura

La copertura è l’elemento distintivo della Scuola dei Desideri Mario Silvestri: un tetto giardino discoidale ricoperto da vegetazione, tra cui il Sedum, resistente agli stress biotici e abiotici.

Progettata secondo i principi del design bioclimatico, la copertura presenta uno sbalzo di 6 metri a sud che la rende capace di schermare le radiazioni forti estive e di far penetrare quelle utili al riscaldamento interno durante il periodo invernale. I numerosi lucernari presenti, inoltre, sono pensati per richiamare l’idea del “cielo stellato” e rispondere al desiderio espresso dai bambini di Pacentro di poter vedere la volta celeste dall’interno della loro scuola.

La copertura

La copertura è l’elemento distintivo della Scuola dei Desideri Mario Silvestri: un tetto giardino discoidale ricoperto da vegetazione, tra cui il Sedum, resistente agli stress biotici e abiotici.

Progettata secondo i principi del design bioclimatico, la copertura presenta uno sbalzo di 6 metri a sud che la rende capace di schermare le radiazioni forti estive e di far penetrare quelle utili al riscaldamento interno durante il periodo invernale. I numerosi lucernari presenti, inoltre, sono pensati per richiamare l’idea del “cielo stellato” e rispondere al desiderio espresso dai bambini di Pacentro di poter vedere la volta celeste dall’interno della loro scuola.

La copertura

La copertura è l’elemento distintivo della Scuola dei Desideri Mario Silvestri: un tetto giardino discoidale ricoperto da vegetazione, tra cui il Sedum, resistente agli stress biotici e abiotici.

Progettata secondo i principi del design bioclimatico, la copertura presenta uno sbalzo di 6 metri a sud che la rende capace di schermare le radiazioni forti estive e di far penetrare quelle utili al riscaldamento interno durante il periodo invernale. I numerosi lucernari presenti, inoltre, sono pensati per richiamare l’idea del “cielo stellato” e rispondere al desiderio espresso dai bambini di Pacentro di poter vedere la volta celeste dall’interno della loro scuola.

La copertura

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La copertura

La copertura è l’elemento distintivo della Scuola dei Desideri Mario Silvestri: un tetto giardino discoidale ricoperto da vegetazione, tra cui il Sedum, resistente agli stress biotici e abiotici.

Progettata secondo i principi del design bioclimatico, la copertura presenta uno sbalzo di 6 metri a sud che la rende capace di schermare le radiazioni forti estive e di far penetrare quelle utili al riscaldamento interno durante il periodo invernale. I numerosi lucernari presenti, inoltre, sono pensati per richiamare l’idea del “cielo stellato” e rispondere al desiderio espresso dai bambini di Pacentro di poter vedere la volta celeste dall’interno della loro scuola.

Il dialogo con l’esterno

L’edificio si sviluppa in armonia e in dialogo con l’ambiente circostante e risulta parzialmente nascosto dal terreno grazie a una “duna” artificiale che circonda l’edificio come un anello, lo ripara dal vento e lo svela gradualmente alla vista di chi si avvicina lungo il percorso di accesso.

Forte è la commistione tra gli spazi interni ed esterni che sono stati concepiti insieme, in continuità: la natura entra nella piazza e guida lo sguardo, gli alberi filtrano la luce e, cambiando colore e toni, definiscono lo scorrere delle stagioni. A fare da filtro con il paesaggio appenninico, una parete vetrata continua in vetro extraclear, il cui ritmo è scandito dall’intelaiatura degli infissi a vista che ripropongono la trama di un bosco di montagna. Le porte finestre vetrate consentono l’accesso diretto al giardino esterno e facilitano lo svolgimento di attività didattiche all’aperto.

Il dialogo con l’esterno

L’edificio si sviluppa in armonia e in dialogo con l’ambiente circostante e risulta parzialmente nascosto dal terreno grazie a una “duna” artificiale che circonda l’edificio come un anello, lo ripara dal vento e lo svela gradualmente alla vista di chi si avvicina lungo il percorso di accesso.

Forte è la commistione tra gli spazi interni ed esterni che sono stati concepiti insieme, in continuità: la natura entra nella piazza e guida lo sguardo, gli alberi filtrano la luce e, cambiando colore e toni, definiscono lo scorrere delle stagioni. A fare da filtro con il paesaggio appenninico, una parete vetrata continua in vetro extraclear, il cui ritmo è scandito dall’intelaiatura degli infissi a vista che ripropongono la trama di un bosco di montagna. Le porte finestre vetrate consentono l’accesso diretto al giardino esterno e facilitano lo svolgimento di attività didattiche all’aperto.

Il dialogo con l’esterno

L’edificio si sviluppa in armonia e in dialogo con l’ambiente circostante e risulta parzialmente nascosto dal terreno grazie a una “duna” artificiale che circonda l’edificio come un anello, lo ripara dal vento e lo svela gradualmente alla vista di chi si avvicina lungo il percorso di accesso.

Forte è la commistione tra gli spazi interni ed esterni che sono stati concepiti insieme, in continuità: la natura entra nella piazza e guida lo sguardo, gli alberi filtrano la luce e, cambiando colore e toni, definiscono lo scorrere delle stagioni. A fare da filtro con il paesaggio appenninico, una parete vetrata continua in vetro extraclear, il cui ritmo è scandito dall’intelaiatura degli infissi a vista che ripropongono la trama di un bosco di montagna. Le porte finestre vetrate consentono l’accesso diretto al giardino esterno e facilitano lo svolgimento di attività didattiche all’aperto.

Il dialogo con l’esterno

L’edificio si sviluppa in armonia e in dialogo con l’ambiente circostante e risulta parzialmente nascosto dal terreno grazie a una “duna” artificiale che circonda l’edificio come un anello, lo ripara dal vento e lo svela gradualmente alla vista di chi si avvicina lungo il percorso di accesso.

Forte è la commistione tra gli spazi interni ed esterni che sono stati concepiti insieme, in continuità: la natura entra nella piazza e guida lo sguardo, gli alberi filtrano la luce e, cambiando colore e toni, definiscono lo scorrere delle stagioni. A fare da filtro con il paesaggio appenninico, una parete vetrata continua in vetro extraclear, il cui ritmo è scandito dall’intelaiatura degli infissi a vista che ripropongono la trama di un bosco di montagna. Le porte finestre vetrate consentono l’accesso diretto al giardino esterno e facilitano lo svolgimento di attività didattiche all’aperto.

Il dialogo con l’esterno

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Il dialogo con l’esterno

L’edificio si sviluppa in armonia e in dialogo con l’ambiente circostante e risulta parzialmente nascosto dal terreno grazie a una “duna” artificiale che circonda l’edificio come un anello, lo ripara dal vento e lo svela gradualmente alla vista di chi si avvicina lungo il percorso di accesso.

Forte è la commistione tra gli spazi interni ed esterni che sono stati concepiti insieme, in continuità: la natura entra nella piazza e guida lo sguardo, gli alberi filtrano la luce e, cambiando colore e toni, definiscono lo scorrere delle stagioni. A fare da filtro con il paesaggio appenninico, una parete vetrata continua in vetro extraclear, il cui ritmo è scandito dall’intelaiatura degli infissi a vista che ripropongono la trama di un bosco di montagna. Le porte finestre vetrate consentono l’accesso diretto al giardino esterno e facilitano lo svolgimento di attività didattiche all’aperto.

Diagramma Bioclimatico

Diagramma Bioclimatico

Diagramma Bioclimatico

Diagramma Bioclimatico

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Cliente
Comune di Pacentro
Luogo
Pacentro, Italia
Anno
2024
Tipologia
Istruzione
Categoria
Architettura
Area
5125 mq
Stato
Completato

Progetto

Mario Cucinella Architects
LAP architettura

Team di Progetto

Founder & President

Mario Cucinella

Mario Cucinella nasce a Palermo nel 1960, si laurea in Architettura all’Università di Genova nel 1986.

Nel 1992, a Parigi, fonda MCA – Mario Cucinella Architects, studio di architettura e design che oggi ha sede a Bologna e Milano e di cui è anche direttore creativo.

Nel 2015 Mario Cucinella fonda SOS – School of Sustainability, una scuola per giovani professionisti neolaureati che ha l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca.

L’importanza del suo lavoro ed il continuo impegno, come architetto e educatore, su tematiche ambientali e sociali, sono stati riconosciuti con la International Fellowship del Royal Institute of British Architects (2016) e con la Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects (2017).

Nel 2018 è stato curatore del Padiglione Italia alla 16ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con la mostra “Arcipelago Italia”, mostra-progetto dedicata alle aree interne del Paese.

Mario Cucinella ha insegnato presso le università di Ferrara, Napoli, Monaco di Baviera, Nottingham.

E’ autore di molte pubblicazioni, tra le più recenti:
Building Green Futures (2020, edito da Forma) volume che indaga, attraverso una raccolta degli ultimi progetti e delle architetture più rappresentative dello studio Mario Cucinella Architects, le possibili risposte che l’architettura è in grado di fornire nei confronti delle sfide globali del presente e del prossimo futuro.
Architettura dell’educazione (2021, edito da Maggioli), un’analisi su come i luoghi più importanti della società civile si potranno evolvere grazie all’architettura e alle dinamiche che questa è in grado di generare, attraverso una narrazione a più voci alternata alle soluzioni progettuali sviluppate dallo studio Mario Cucinella Architects.
Il futuro è un viaggio nel passato. Dieci storie di architettura (2021, edito da Quodlibet) Mario Cucinella – con Valentina Torrente e Laura Zevi – racconta dieci viaggi nelle città e nei luoghi che gli hanno offerto spunti di riflessione su tematiche ambientali e sullo sfruttamento razionale delle energie disponibili.

Progetti in primo piano
,
MCA
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Mario Cucinella
Mario Cucinella
Architect

Daniel Caramanico (LAP architettura)

Progetti in primo piano
Architect
,
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Daniel Caramanico (LAP architettura)
Daniel Caramanico (LAP architettura)
Architect

Federico Sorgi (LAP architettura)

Progetti in primo piano
Architect
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Federico Sorgi (LAP architettura)
Federico Sorgi (LAP architettura)
Architect

Simone Esposito (LAP architettura)

Progetti in primo piano
Architect
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Simone Esposito (LAP architettura)
Simone Esposito (LAP architettura)
Architect

Mauro D’Angelo (LAP architettura)

Progetti in primo piano
Architect
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Mauro D’Angelo (LAP architettura)
Mauro D’Angelo (LAP architettura)
Architect

Stefano Mont Girbes (LAP architettura)

Progetti in primo piano
Architect
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Stefano Mont Girbes (LAP architettura)
Stefano Mont Girbes (LAP architettura)
Architect

Matteo De Marco (LAP architettura)

Progetti in primo piano
Architect
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Matteo De Marco (LAP architettura)
Matteo De Marco (LAP architettura)
Architect

Andrea Ciammetti (LAP architettura)

Progetti in primo piano
Architect
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Andrea Ciammetti (LAP architettura)
Andrea Ciammetti (LAP architettura)
Founder & President

Mario Cucinella

Mario Cucinella nasce a Palermo nel 1960, si laurea in Architettura all’Università di Genova nel 1986.

Nel 1992, a Parigi, fonda MCA – Mario Cucinella Architects, studio di architettura e design che oggi ha sede a Bologna e Milano e di cui è anche direttore creativo.

Nel 2015 Mario Cucinella fonda SOS – School of Sustainability, una scuola per giovani professionisti neolaureati che ha l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca.

L’importanza del suo lavoro ed il continuo impegno, come architetto e educatore, su tematiche ambientali e sociali, sono stati riconosciuti con la International Fellowship del Royal Institute of British Architects (2016) e con la Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects (2017).

Nel 2018 è stato curatore del Padiglione Italia alla 16ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con la mostra “Arcipelago Italia”, mostra-progetto dedicata alle aree interne del Paese.

Mario Cucinella ha insegnato presso le università di Ferrara, Napoli, Monaco di Baviera, Nottingham.

E’ autore di molte pubblicazioni, tra le più recenti:
Building Green Futures (2020, edito da Forma) volume che indaga, attraverso una raccolta degli ultimi progetti e delle architetture più rappresentative dello studio Mario Cucinella Architects, le possibili risposte che l’architettura è in grado di fornire nei confronti delle sfide globali del presente e del prossimo futuro.
Architettura dell’educazione (2021, edito da Maggioli), un’analisi su come i luoghi più importanti della società civile si potranno evolvere grazie all’architettura e alle dinamiche che questa è in grado di generare, attraverso una narrazione a più voci alternata alle soluzioni progettuali sviluppate dallo studio Mario Cucinella Architects.
Il futuro è un viaggio nel passato. Dieci storie di architettura (2021, edito da Quodlibet) Mario Cucinella – con Valentina Torrente e Laura Zevi – racconta dieci viaggi nelle città e nei luoghi che gli hanno offerto spunti di riflessione su tematiche ambientali e sullo sfruttamento razionale delle energie disponibili.

Progetti in primo piano
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MCA
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Mario Cucinella
Mario Cucinella
Architect

Daniel Caramanico (LAP architettura)

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Daniel Caramanico (LAP architettura)
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Federico Sorgi (LAP architettura)

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Simone Esposito (LAP architettura)

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Mauro D’Angelo (LAP architettura)

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Stefano Mont Girbes (LAP architettura)

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Matteo De Marco (LAP architettura)

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Andrea Ciammetti (LAP architettura)

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Andrea Ciammetti (LAP architettura)
Andrea Ciammetti (LAP architettura)
Founder & President

Mario Cucinella

Mario Cucinella nasce a Palermo nel 1960, si laurea in Architettura all’Università di Genova nel 1986.

Nel 1992, a Parigi, fonda MCA – Mario Cucinella Architects, studio di architettura e design che oggi ha sede a Bologna e Milano e di cui è anche direttore creativo.

Nel 2015 Mario Cucinella fonda SOS – School of Sustainability, una scuola per giovani professionisti neolaureati che ha l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca.

L’importanza del suo lavoro ed il continuo impegno, come architetto e educatore, su tematiche ambientali e sociali, sono stati riconosciuti con la International Fellowship del Royal Institute of British Architects (2016) e con la Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects (2017).

Nel 2018 è stato curatore del Padiglione Italia alla 16ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con la mostra “Arcipelago Italia”, mostra-progetto dedicata alle aree interne del Paese.

Mario Cucinella ha insegnato presso le università di Ferrara, Napoli, Monaco di Baviera, Nottingham.

E’ autore di molte pubblicazioni, tra le più recenti:
Building Green Futures (2020, edito da Forma) volume che indaga, attraverso una raccolta degli ultimi progetti e delle architetture più rappresentative dello studio Mario Cucinella Architects, le possibili risposte che l’architettura è in grado di fornire nei confronti delle sfide globali del presente e del prossimo futuro.
Architettura dell’educazione (2021, edito da Maggioli), un’analisi su come i luoghi più importanti della società civile si potranno evolvere grazie all’architettura e alle dinamiche che questa è in grado di generare, attraverso una narrazione a più voci alternata alle soluzioni progettuali sviluppate dallo studio Mario Cucinella Architects.
Il futuro è un viaggio nel passato. Dieci storie di architettura (2021, edito da Quodlibet) Mario Cucinella – con Valentina Torrente e Laura Zevi – racconta dieci viaggi nelle città e nei luoghi che gli hanno offerto spunti di riflessione su tematiche ambientali e sullo sfruttamento razionale delle energie disponibili.

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Mario Cucinella

Mario Cucinella nasce a Palermo nel 1960, si laurea in Architettura all’Università di Genova nel 1986.

Nel 1992, a Parigi, fonda MCA – Mario Cucinella Architects, studio di architettura e design che oggi ha sede a Bologna e Milano e di cui è anche direttore creativo.

Nel 2015 Mario Cucinella fonda SOS – School of Sustainability, una scuola per giovani professionisti neolaureati che ha l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca.

L’importanza del suo lavoro ed il continuo impegno, come architetto e educatore, su tematiche ambientali e sociali, sono stati riconosciuti con la International Fellowship del Royal Institute of British Architects (2016) e con la Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects (2017).

Nel 2018 è stato curatore del Padiglione Italia alla 16ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con la mostra “Arcipelago Italia”, mostra-progetto dedicata alle aree interne del Paese.

Mario Cucinella ha insegnato presso le università di Ferrara, Napoli, Monaco di Baviera, Nottingham.

E’ autore di molte pubblicazioni, tra le più recenti:
Building Green Futures (2020, edito da Forma) volume che indaga, attraverso una raccolta degli ultimi progetti e delle architetture più rappresentative dello studio Mario Cucinella Architects, le possibili risposte che l’architettura è in grado di fornire nei confronti delle sfide globali del presente e del prossimo futuro.
Architettura dell’educazione (2021, edito da Maggioli), un’analisi su come i luoghi più importanti della società civile si potranno evolvere grazie all’architettura e alle dinamiche che questa è in grado di generare, attraverso una narrazione a più voci alternata alle soluzioni progettuali sviluppate dallo studio Mario Cucinella Architects.
Il futuro è un viaggio nel passato. Dieci storie di architettura (2021, edito da Quodlibet) Mario Cucinella – con Valentina Torrente e Laura Zevi – racconta dieci viaggi nelle città e nei luoghi che gli hanno offerto spunti di riflessione su tematiche ambientali e sullo sfruttamento razionale delle energie disponibili.

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Mario Cucinella

Mario Cucinella nasce a Palermo nel 1960, si laurea in Architettura all’Università di Genova nel 1986.

Nel 1992, a Parigi, fonda MCA – Mario Cucinella Architects, studio di architettura e design che oggi ha sede a Bologna e Milano e di cui è anche direttore creativo.

Nel 2015 Mario Cucinella fonda SOS – School of Sustainability, una scuola per giovani professionisti neolaureati che ha l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca.

L’importanza del suo lavoro ed il continuo impegno, come architetto e educatore, su tematiche ambientali e sociali, sono stati riconosciuti con la International Fellowship del Royal Institute of British Architects (2016) e con la Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects (2017).

Nel 2018 è stato curatore del Padiglione Italia alla 16ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con la mostra “Arcipelago Italia”, mostra-progetto dedicata alle aree interne del Paese.

Mario Cucinella ha insegnato presso le università di Ferrara, Napoli, Monaco di Baviera, Nottingham.

E’ autore di molte pubblicazioni, tra le più recenti:
Building Green Futures (2020, edito da Forma) volume che indaga, attraverso una raccolta degli ultimi progetti e delle architetture più rappresentative dello studio Mario Cucinella Architects, le possibili risposte che l’architettura è in grado di fornire nei confronti delle sfide globali del presente e del prossimo futuro.
Architettura dell’educazione (2021, edito da Maggioli), un’analisi su come i luoghi più importanti della società civile si potranno evolvere grazie all’architettura e alle dinamiche che questa è in grado di generare, attraverso una narrazione a più voci alternata alle soluzioni progettuali sviluppate dallo studio Mario Cucinella Architects.
Il futuro è un viaggio nel passato. Dieci storie di architettura (2021, edito da Quodlibet) Mario Cucinella – con Valentina Torrente e Laura Zevi – racconta dieci viaggi nelle città e nei luoghi che gli hanno offerto spunti di riflessione su tematiche ambientali e sullo sfruttamento razionale delle energie disponibili.

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Mario Cucinella

Mario Cucinella nasce a Palermo nel 1960, si laurea in Architettura all’Università di Genova nel 1986.

Nel 1992, a Parigi, fonda MCA – Mario Cucinella Architects, studio di architettura e design che oggi ha sede a Bologna e Milano e di cui è anche direttore creativo.

Nel 2015 Mario Cucinella fonda SOS – School of Sustainability, una scuola per giovani professionisti neolaureati che ha l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca.

L’importanza del suo lavoro ed il continuo impegno, come architetto e educatore, su tematiche ambientali e sociali, sono stati riconosciuti con la International Fellowship del Royal Institute of British Architects (2016) e con la Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects (2017).

Nel 2018 è stato curatore del Padiglione Italia alla 16ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con la mostra “Arcipelago Italia”, mostra-progetto dedicata alle aree interne del Paese.

Mario Cucinella ha insegnato presso le università di Ferrara, Napoli, Monaco di Baviera, Nottingham.

E’ autore di molte pubblicazioni, tra le più recenti:
Building Green Futures (2020, edito da Forma) volume che indaga, attraverso una raccolta degli ultimi progetti e delle architetture più rappresentative dello studio Mario Cucinella Architects, le possibili risposte che l’architettura è in grado di fornire nei confronti delle sfide globali del presente e del prossimo futuro.
Architettura dell’educazione (2021, edito da Maggioli), un’analisi su come i luoghi più importanti della società civile si potranno evolvere grazie all’architettura e alle dinamiche che questa è in grado di generare, attraverso una narrazione a più voci alternata alle soluzioni progettuali sviluppate dallo studio Mario Cucinella Architects.
Il futuro è un viaggio nel passato. Dieci storie di architettura (2021, edito da Quodlibet) Mario Cucinella – con Valentina Torrente e Laura Zevi – racconta dieci viaggi nelle città e nei luoghi che gli hanno offerto spunti di riflessione su tematiche ambientali e sullo sfruttamento razionale delle energie disponibili.

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Mario Cucinella nasce a Palermo nel 1960, si laurea in Architettura all’Università di Genova nel 1986.

Nel 1992, a Parigi, fonda MCA – Mario Cucinella Architects, studio di architettura e design che oggi ha sede a Bologna e Milano e di cui è anche direttore creativo.

Nel 2015 Mario Cucinella fonda SOS – School of Sustainability, una scuola per giovani professionisti neolaureati che ha l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca.

L’importanza del suo lavoro ed il continuo impegno, come architetto e educatore, su tematiche ambientali e sociali, sono stati riconosciuti con la International Fellowship del Royal Institute of British Architects (2016) e con la Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects (2017).

Nel 2018 è stato curatore del Padiglione Italia alla 16ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con la mostra “Arcipelago Italia”, mostra-progetto dedicata alle aree interne del Paese.

Mario Cucinella ha insegnato presso le università di Ferrara, Napoli, Monaco di Baviera, Nottingham.

E’ autore di molte pubblicazioni, tra le più recenti:
Building Green Futures (2020, edito da Forma) volume che indaga, attraverso una raccolta degli ultimi progetti e delle architetture più rappresentative dello studio Mario Cucinella Architects, le possibili risposte che l’architettura è in grado di fornire nei confronti delle sfide globali del presente e del prossimo futuro.
Architettura dell’educazione (2021, edito da Maggioli), un’analisi su come i luoghi più importanti della società civile si potranno evolvere grazie all’architettura e alle dinamiche che questa è in grado di generare, attraverso una narrazione a più voci alternata alle soluzioni progettuali sviluppate dallo studio Mario Cucinella Architects.
Il futuro è un viaggio nel passato. Dieci storie di architettura (2021, edito da Quodlibet) Mario Cucinella – con Valentina Torrente e Laura Zevi – racconta dieci viaggi nelle città e nei luoghi che gli hanno offerto spunti di riflessione su tematiche ambientali e sullo sfruttamento razionale delle energie disponibili.

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Mario Cucinella

Mario Cucinella nasce a Palermo nel 1960, si laurea in Architettura all’Università di Genova nel 1986.

Nel 1992, a Parigi, fonda MCA – Mario Cucinella Architects, studio di architettura e design che oggi ha sede a Bologna e Milano e di cui è anche direttore creativo.

Nel 2015 Mario Cucinella fonda SOS – School of Sustainability, una scuola per giovani professionisti neolaureati che ha l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca.

L’importanza del suo lavoro ed il continuo impegno, come architetto e educatore, su tematiche ambientali e sociali, sono stati riconosciuti con la International Fellowship del Royal Institute of British Architects (2016) e con la Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects (2017).

Nel 2018 è stato curatore del Padiglione Italia alla 16ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con la mostra “Arcipelago Italia”, mostra-progetto dedicata alle aree interne del Paese.

Mario Cucinella ha insegnato presso le università di Ferrara, Napoli, Monaco di Baviera, Nottingham.

E’ autore di molte pubblicazioni, tra le più recenti:
Building Green Futures (2020, edito da Forma) volume che indaga, attraverso una raccolta degli ultimi progetti e delle architetture più rappresentative dello studio Mario Cucinella Architects, le possibili risposte che l’architettura è in grado di fornire nei confronti delle sfide globali del presente e del prossimo futuro.
Architettura dell’educazione (2021, edito da Maggioli), un’analisi su come i luoghi più importanti della società civile si potranno evolvere grazie all’architettura e alle dinamiche che questa è in grado di generare, attraverso una narrazione a più voci alternata alle soluzioni progettuali sviluppate dallo studio Mario Cucinella Architects.
Il futuro è un viaggio nel passato. Dieci storie di architettura (2021, edito da Quodlibet) Mario Cucinella – con Valentina Torrente e Laura Zevi – racconta dieci viaggi nelle città e nei luoghi che gli hanno offerto spunti di riflessione su tematiche ambientali e sullo sfruttamento razionale delle energie disponibili.

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Mario Cucinella

Mario Cucinella nasce a Palermo nel 1960, si laurea in Architettura all’Università di Genova nel 1986.

Nel 1992, a Parigi, fonda MCA – Mario Cucinella Architects, studio di architettura e design che oggi ha sede a Bologna e Milano e di cui è anche direttore creativo.

Nel 2015 Mario Cucinella fonda SOS – School of Sustainability, una scuola per giovani professionisti neolaureati che ha l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per affrontare le questioni ambientali con un approccio aperto, olistico e guidato dalla ricerca.

L’importanza del suo lavoro ed il continuo impegno, come architetto e educatore, su tematiche ambientali e sociali, sono stati riconosciuti con la International Fellowship del Royal Institute of British Architects (2016) e con la Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects (2017).

Nel 2018 è stato curatore del Padiglione Italia alla 16ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con la mostra “Arcipelago Italia”, mostra-progetto dedicata alle aree interne del Paese.

Mario Cucinella ha insegnato presso le università di Ferrara, Napoli, Monaco di Baviera, Nottingham.

E’ autore di molte pubblicazioni, tra le più recenti:
Building Green Futures (2020, edito da Forma) volume che indaga, attraverso una raccolta degli ultimi progetti e delle architetture più rappresentative dello studio Mario Cucinella Architects, le possibili risposte che l’architettura è in grado di fornire nei confronti delle sfide globali del presente e del prossimo futuro.
Architettura dell’educazione (2021, edito da Maggioli), un’analisi su come i luoghi più importanti della società civile si potranno evolvere grazie all’architettura e alle dinamiche che questa è in grado di generare, attraverso una narrazione a più voci alternata alle soluzioni progettuali sviluppate dallo studio Mario Cucinella Architects.
Il futuro è un viaggio nel passato. Dieci storie di architettura (2021, edito da Quodlibet) Mario Cucinella – con Valentina Torrente e Laura Zevi – racconta dieci viaggi nelle città e nei luoghi che gli hanno offerto spunti di riflessione su tematiche ambientali e sullo sfruttamento razionale delle energie disponibili.

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Matteo De Marco (LAP architettura)

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Progetto Esecutivo
Dunamis Architettura
Progetto Strutturale
Giovanni Accili
Progetto Impiantistico
Marco Santangelo, Rino Antonelli
Laboratori di Partecipazione
ActionAid, LAP, Viviamolaq
Visual
MCA Visual, LAP architettura, Dunamis
Foto
Walter Vecchio
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Progetto Strutturale
Giovanni Accili
Progetto Impiantistico
Marco Santangelo, Rino Antonelli
Laboratori di Partecipazione
ActionAid, LAP, Viviamolaq
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Foto
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Progetto Esecutivo
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Progetto Strutturale
Giovanni Accili
Progetto Impiantistico
Marco Santangelo, Rino Antonelli
Laboratori di Partecipazione
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Progetto Esecutivo
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Progetto Strutturale
Giovanni Accili
Progetto Impiantistico
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ActionAid, LAP, Viviamolaq
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